Dopo il mancato dragaggio il fermo pesca. Per la Coldiretti al situazione è inverosimile

05 Aprile 2013   17:32  

Presente anche Tonino Giardini, responsabile nazionale di Coldiretti Impresa Pesca, oggi pomeriggio a Pescara in occasione dell'incontro promosso dell'Associazione armatori, per discutere delle problematiche legate al mancato dragaggio del porto di Pescara.

L'incontro, che si e' tenuto nella sede dell'Amministrazione provinciale, ha permesso di evidenziare le tante problematiche che attanagliano il settore ittico.

A partire, ovviamente, dal principale disagio su cui gli armatori non sono piu' disposti a soprassedere e che, alla vigilia del fermo biologico che dovrebbe scattare con l'inizio della stagione estiva, sta diventando piu' che mai preoccupante.

Particolarmente apprezzata la presenza del dirigente nazionale di Coldiretti Impresa Pesca, che si interessa da mesi alla problematica facendosene portavoce a Roma presso la Direzione Generale della Pesca.

"Cio' che sta accadendo ha dell'inverosimile - ha evidenziato Giardini - la categoria e' fortemente penalizzata, ma oggi piu' che mai e' necessario valutare le azioni da compiere.

Personalmente ho gia' presentato il forte stato di disagio delle marinerie pescaresi al ministero, riscontrando grande attenzione.

Dalla Direzione generale mi hanno assicurato l'impegno per esonerare le sole marinerie pescaresi dal fermo biologico.

Esonero che avevamo chiesto come Impresa Pesca con nota dello scorso 15 febbraio".

Altra problematica evidenziata durante l'incontro e' l'impossibilita' dei pescatori di beneficiare di ammortizzatori sociali (che scattano sulla base delle giornate di lavoro effettuate) per l'anno 2013.

"L'impossibilita' di percepire la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali aggrava ancora di piu' la situazione - rincara Giardini - e' evidente che l'esonero dal fermo biologico e' l'unica soluzione che puo' fornire una boccata di ossigeno ad una categoria fortemente penalizzata"

 


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