Dopo l'arresto di De Fanis, Dacia Maraini: "Io assessore alla cultura? Non ho le competenze"

Intervista esclusiva per Abruzzo24ore

13 Novembre 2013   11:38  

"Io assessore alla cultura? Non ho tempo, non potrei avere la dedizione giusta e non ho le competenze".

A dirlo non è qualcuno che di cultura non si è mai occupato, ma è Dacia Maraini, che di competenze parla a ragion venduta. Lei competente in cultura lo è certamente, la competenza di cui parla è quella amministrativa. Certo però le due devono essere congiunte, nell'interesse del cittadino, che per i politici dovrebbe essere primario come spiega alla fine dell'intervista che ha gentilmente consesso in esclusiva ad Abruzzo24ore.tv.

All'indomani dell'arresto dell'assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis Dacia Maraini chiarisce subito che del caso non sa nulla.

"Non so nulla, non ho letto nulla. Mi dispiace sempre quando una persona viene arrestata, ma non ne so niente, mi affido ai giudici italiani ".

E soprattutto che De Fanis l'ho ha conosciuto a malapena.

"L'ho conosciuto una sera ad un premio letterario, gli dato la mano è stato molto gentile, ma tutto lì, l'ho visto una volta sola".

Dacia Maraini in una lunga intervista spiegò al nostro microfono le motivazioni che di recente l'hanno spinta a lasciare l'esperienza del Teatro di Gioia e all'epoca parlò di insensibilità della Regione Abruzzo.

"C'è stata totale ignoranza verso di noi, è la verità, come se fossimo inesistenti. Il problema però oggi è che le attività culturali muoiono per crediti, quando un pagamento arriva dopo due anni si va in bancarotta. Accade in tutta Italia, le aziende non vanno in bancarotta per cattiva amministrazione, solo che anche lì i crediti non vengono pagate ed è un disastro. Noi vendiamo gli spettacoli, lavoriamo, ma con i crediti si muore".

Dacia Maraini poi circa le accuse a De Fanis, spiega: "In tutta Italia c'è l'idea che i soldi pubblici non contano niente, è un sistema intero basato su una disinvoltura verso l'uso dei beni dei cittadini".

Poche ore dopo l'arresto di De Fanis, Giancarlo Gentilucci, scenografo e regista aquilano ha parlato di “incompetenza” dell'assessore.

Per Dacia Maraini è un problema molto diffuso: “Tre cose contano nella gestione pubblica: il politico a servizio del cittadino e non viceversa, competenza dell'ambito di cui ci si occupa e meritocrazia. Invece con il sistema elettorale attuale e i politici nominati dall'alto è tutto al contrario. Serve anche assoluta trasparenza, di tutto, anche di quanto si guadagna, e una gestione del potere limpida, con progetti e con umiltà. I politici dovrebbero essere lì per il bene del Paese”.

E' stato il capogruppo del Pd in regione Camillo d'Alessandro a lanciare l'invito al governatore Gianni Chiodi: “Ora chiami la Maraini a fare l'assessore alla cultura della regione”. Forse si è trattato di una provocazione, ma la Maraini, più volte è stata “corteggiata” dalla politica, dicendo sempre “no”. “Ho avuto proposte prestigiose a Venezia e Palermo, e come deputato europeo, ma ho sempre rifiutato. Ci vuole tempo, dedizione e competenza. E non ne ho”.

Un bel bagno di umiltà servirebbe proprio a molti, si capirebbe anche l'importanza dei soldi.

di Barbara Bologna


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