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Abbiamo capito da questo incontro romano, che finalmente il Governo ha capito "che a L'Aquila la situazione è nuova" ha spiegato Gianni Lolli subito dopo l'incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà.
"Abbiamo imparato a lavorare meglio e ora abbiamo più progetti di quanti la cassa ne rende possibili, abbiamo fatto capire di un flusso di risorse certo e costanti. Soldi disponibili, non scritti su un pezzo di carte. E oggi abbiamo aperto, ma non abbiamo chiuso, sull'obiettivo fonfamentale: rientrare nel meccanismo della Cassa Depositi e Prestiti".
Di fatto si attende un decreto, entro 15 giorni, ma di cui non si conoscono i contenuti., cioè né quante risorse preveda, né la modalità di erogazione.
"Fino a quando non avremo documenti a disposizione dobbiamo tenere altissima le nostre richieste, che non sono quelle di avere qualche soldo in più, abbiamo bisogno di avere una cassa che sia commisurata al numero di progetti, meno di quello non si può accettare. Fino a che non lo otterremo - conlude Lolli- non si potrà abbassare la guardia".
da Roma: Barbara Bologna
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