Dossieraggio dei berluscones contro Pezzopane, Chiavaroli: ''Fantasie''

26 Agosto 2013   13:44  

Secondo il Fatto quotidiano i giornali, le televisioni e i giornalisti di proprietà della famiglia Berlusconi sarebbero pronti a scatenare una campagna di delegittimazione contro i membri della Giunta per le  del Senato chiamati a fotare sulla decandenza del senatore pregiudicato Silvio Berlusconi, condannato a 4 anni di reclusione (3, però, sono coperti dall'indulto) e all'interdizione dai pubblici uffici per gravi reati fiscali.  Tra essi come noto la senatrice aquilana Stefania Pezzopane, che della giunta è vice-presidente.

''Alcuni dei falchi del Pdl - aveva scritto Sara Nicoli - stanno per rendere pubblici alcuni ritratti “mirati” su componenti ritenuti particolarmente ostili (...) Stefania Pezzopane sarà oggetto di attenzioni mediatiche.

Su di lei la campagna di delegittimazione partirà da quel blocco dell'A24, del giugno 2010, quando le autorità abruzzesi manifestarono contro il governo Berlusconi per ottenere il fondi promessi per la ricostruzione, mai arrivati.

Per quell'episodio la Pezzopane fu indagata per interruzione di pubblico servizio e su questo si baserà la campagna delegittimatoria: come può essere credibile chi, da amministratore pubblico, è finito sotto inchiesta addirittura per interruzione di pubblico servizio? Insomma ogni carta sarà buona pur di minare la credibilità (esterna) e la convizione (personale) di chi sarà chiamato a esprimere un voto esiziale per il Cavaliere''

''Fare la cosa giusta e resistere contro il terrorismo politico'', è stato il coimmento della senatrice Pezzopane alla notyizia publbicata sul Fatto.

Oggi sulla vicenda arriva una smentita ironica del consigliere regionale del Pdl Ricardo Chiavaroli, che in una nota spiega:

''Per quanto ci riguarda, la Senatrice Pezzopane può stare tranquillissima, non è nei nostri modi di fare politica realizzare 'atti di terrorismo' nei suoi confronti, né di nessun altro.

Il 18 settembre si celebra già da moltissimi anni Santa Stefania martire e quindi non ci sarà bisogno di aggiungerne anche il nome della senatrice Pezzopane tra i martiri ( in questo caso della democrazia)" dice poi Chiavaroli.

"Mi auguro invece - conclude il consigliere - che la senatrice abruzzese, nel ruolo delicato che si trova a svolgere (Vice-Presidente della Giunta per le Elezioni al Senato) rifugga dalla facile pubblicità e si dedichi invece ad esaminare con serietà e senza pregiudizi, dal punto di vista giuridico, il voto che sarà chiamata ad esprimere sulla decadenza del Presidente Berlusconi, che invece, a quanto ci sembra di capire, appare già essere stato da lei "condannato" senza appello, e solo in virtù di una conclamata avversità politica".

A poroposito, infine del caso Berlusconi. Un piccolo pregiudicato veronese, condannato con sentenza definitiva a quattro mesi per violenza a pubblico ufficiale, ha presentato domanda di grazia al presidente Giorgio Napolitano ‘condizionandone’ però l’eventuale concessione all’ipotetica grazia che potrebbe essere concessa a Silvio Berlusconi, nel caso in cui ne facesse richiesta.

La domanda del 46enne Tomas Mazzi è stata resa nota dal suo avvocato difensore, il veronese Guariente Guarienti.

«La mia domanda di grazia – scrive nel documento inviato al Quirinale – è condizionata al fatto che venga concessa la grazia all’on. Silvio Berlusconi, sempre che questi, direttamente o indirettamente, la chieda. riconosco di aver subito più condanne di quante ne ha subite l’ex presidente del Consiglio; osservo tuttavia come si tratti di reati di gran lunga meno gravi''.

 


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