Dove va a finire il rifiuto differenziato dell'Aquila? Ecco la filiera

21 Marzo 2012   13:26  

'Ma tanto rimischiano tutto in discarica!'' E questo uno dei più tenaci sospetti che spinge molti cittadini a non fare la raccolta differenziata dei loro rifiuti.

Per quanto riguarda la situazione attuale a L'Aquila, si tratta di un pregiudizio non rispondente alla realtà.

Lo conferma al nostro microfono il presidente dell'Asm Luigi Fabbiani: tutto quello che viene differenziato non torna in discarica, ma viene avviato a riciclo e riutilizzo dai vari consorzi. Anche perchè i controlli sono ferrei, ed eseguiti dal Noe e rischare la galera gettando plastica riciclata in discarica è un non senso anche dal punto di vista del'interesse economico. 

La plastica una volta raccolta dalle campane o dal porta a porta qui a L'aQUILA viene direttamente trasportata all'impianto Agea di Balsorano, nel Lazio. Qui la plastica viene divisa per tipologie, tritata e avviata al riciclo dal Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero della plastica.

La carta viene stoccata a Bazzano, nella piattaforma Ecoasp, poi viene presa e portata negli impianti che riutilizzano come materia prima dai camion del Comieco, il consorzio del riciclaggio della carta.

Il vetro idem: stoccaggio a Bazzano, e poi via sui camion del consorzio Coreve, verso dove serve vetro come materia prima.

La frazione umida infine invece portata all'impianto Segen di Sante Marie, vicino Tagliacozzo. E da qui va a finire a Cesena dove una piccola parte diventerà compost, ovvero fertilizzante di alta qualità, tutto il resto alimenta l'impianto di digestione anaerobica di Cesena che produce biogas.

Questo per quanto riguarda il 27% di rifiuti che vengono in media differenziati, e in quantità sempre maggiori grazie all'avvio della raccolta pota a porta nelle zone di Paganica, Bazzano, Tempera, Onna e San Gregorio, dove in alcuni casi si toccano punte vicine al 70%.

La grande novità e che da ora neanche il rifiuto indifferenziato, ancora prevalente, parliamo di 23mila tonnellate, non andrà più in discarica.

Infatti in virtù di un accordo sottoscritto a fine febbraio esso sarà trasportato all'impianto Segen di Sante Marie. Qui viene suddivisa la parte secca, la parte umida e la parte ferrosa. La parte secca andrà ad alimentare il termovalorizzatore di Ravenna, la parte umida viene inviata all'impianto di digestione anaerobica di Cesena, il ferro viene rivenduto come materia prima.

Insomma il ''Tanto rimischiano tutto in discarica!'', come scusa non regge più per non fare la raccolta differenziata. E suona anzi come una auto-giustificazione farlocca alla pigrizia e allo scarso senso civico.

Filippo Tronca


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore