Droga, Abruzzo crocevia internazionale dello spaccio: 71 arresti e maxi sequestro di eroina

I nomi degli arrestati italiani

21 Ottobre 2013   13:40  

Un traffico internazionale di eroina in cui l'Abruzzo fungeva e funge da nodo nazionale dello smercio dai Balcani.

Ad individuarlo e stroncare i gruppi criminali che lo rendono possibile, un lavoro di collaborazione internazionale che ha visto partecipi le forze di polizia albanese, bosniaca, slovena, croata e kosovara, l'Ipterpol, l'Europol e la Direzione Centrale Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno.

In Italia tutte le operazioni sono state condotte dai Carabinieri del Ros, su delega della Direzione Nazionale Antimafia.

L'operazione interforze, che è andata avanti dal 2009, ha permesso 71 arresti.***(al fondo dell'articolo i nomi degli arrestati italiani)

Le ordinanza di custodia cautelare, sono state firmate dal gip del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella. 

58 persone stanotte sono finite in carcere, 11 agli arresti domiciliari, 2 hanno l'obbligo di dimora nel comune di residenza.

La maxi operazione dei carabinieri, denominata Ellenika, e' tuttora in corso in Italia, Albania, Bosnia e Kosovo. Contestualmente presso la Procura distrettuale antimafia dell'Aquila si e' tenuta la conferenza stampa nel corso della quale il procuratore capo, Fausto Cardella e il sostituto Antonietta Picardi, ne hanno illustrato i particolari.

Un durissimo colpo è stato inferto al traffico internazionale di eroina.

Le indagini dal 2009 al 2013 hanno consentito il sequestro di oltre 2 quintali di eroina e i cinque quintali di marijuana destinati ad una organizzazione radicata in Abruzzo, che commercializzava la droga sul mercato locale e su quelli delle Marche e della Puglia.

Gli arresti oggi disarticolano infatti tre organizzazioni i cui componenti dovranno ora rispondere di traffico internazionale di stupefacenti, e di detenzione di armi da fuoco utilizzate per imporre il loro dominio nei confronti dei concorrenti nel mercato illecito.

Le tre associazioni criminali accertate sono:

un gruppo fornitore facente capo ai narcotrafficanti Indrit Dokle e Izet Krasniqi, costitutito da albanesi , operante tramite due cellule in Albania, tra Durazzo e Tirana, e in Kopsovo a Prizner con proiezioni in diverse città italiane tra cui Pescara

un gruppo capeggiato da Adnan Ilijazagic dedito al trasferimento dei carichi di eroina e al reclutamento dei corrieri, con basi in Nosnia, a Velika Kaldisa e con proiezioni in tutta Europa

un gruppo orbitante intorno alla famiglia di Enzo Gargivolo che aveva e ha capacità di gestire ingenti flussi di eroina attivo a Pescara e province limitrofe.

La centrale della droga, in particolare dell'eroina, si trovava a Pescara nel quartiere di Rancitelli.

Gli arresti sono stati eseguiti per i 2/3 in Abruzzo, ma anche in Lombardia, Veneta, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Sicilia nonché in Albania e Kosovo, dove 7 indagati, grazie al supporto assicurato dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, sono stati raggiunti da provvedimenti di arresto a fini estradizionali.

“Le indagini sono state avviate nel marzo 2009 a seguito dell'arresto di un corriere italiano e il sequestro di mezzo chilo di eroina – ha spiegato il generale Mario Parente, comandate del ROS – l'uomo intercettato a Trieste era parte di una rete ramificata di matrice bosniaca-kosovare dedita al traffico di ingenti quantità di eroina dall'Albania in Italia tramite il Kosovo e la Bosnia. Da lì è stato possibile ricostruire tutta la filiera che dall'Afghanistan porta l'eroina in Italia, e in particolare in Abruzzo”.

L'operazione Ellenika ha visto, sul fronte degli arresti, impegnati i Carabinieri di tutta Italia. 

“Questa notte sono stati impegnati 200 Carabinieri -ha spiegato il generale Claudio Quarta,  comandante della Legione CarabinieriAbruzzo- con il sostegno del Reggimento Lazio, con il supporto del nucleo di elicotteri di Bari che ha sorvolato in notturna le zone interessate, con fasci di luce, e con le unità cinofile da Chieti. L'esecuzione dei provvedimenti è avvenuta in totale sinergia e tutti i comandi territoriali abruzzesi sono intervenuti.”

'Non bisogna mai leggere un episodio sa solo, ma legarlo nel contesto' questa frase del giudice Giovanni Falcone, ricordata in sede di conferenza stampa dal sostituto Procuratore Antonietta Picardi, rappresenta bene come sia stato possibile arrivare al risultato di questa notte.

Elemento chiave dell'indagine infatti è stata la capacità di collegare insieme fatti tra loro apparentemente slegati.

“L'Abruzzo era il destinatario finale dell'organizzazione, nella regione avveniva lo spaccio. Centrale in questa indagine il ruolo, mai interrotto dal 2008, della famiglia albanese Gargivolo a Pescara, ed essenziali -ha sottolineato la Picardi- sono state le operazioni sotto copertura ”.

“La realtà albanese- ha sottolineato il sostituto procuratore nazionale antimafia Diana De Martino- è una realtà impenetrabile, organizzata dei clan, tutti su base famigliare. In questo caso grazie al nostro sistema giudiziario la collaborazione c'è stata ed è stata molto importante”.

L'eroina parte dall'Afghanistan dove viene prodotta, importata dagli Albanesi attraverso i fornitori turchi, stoccata in Kossovo e Macedonia.

E' il sodalizio albanese ha consentire l'entrata dell'eroina in Italia, soprattutto attraverso referenti albanesi presenti a Pescara.

Stamane erano presenti in Procura dell'Aquila, tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine che hanno collaborato ad anni di delicatissime indagini.

“La preziosa collaborazione delle forze di tutti i Balcani è forse il vero esempio di un'Europa unita” ha sottolineato il procuratore distrettuale antimafia dell'Aquila Fausto Cardella.

*** gli arrestati italiani, i nomi:  I soggetti italiani complessivamente arrestati nell' ambito dell'operazione 'ElleniKa' sono 43. Si tratta di Carmelo Accetta di Spoltore (Pescara); Felice Bellotti, Roberto Bellotti, Lauro Cetrullo, Paride D'Antonio, Marco Di Cesare, Giulio Di Pietro, Italo di Rocco, tutti di Pescara. Emanuela Guarnieri di Giulianova (Teramo); Ettore Guarnieri di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) ma residente a Mosciano Sant'Angelo (Teramo); Giuseppina Insolia, Alessandro Mariani, Antonello Parbone De Matteis, Moreno Russi e Moreno Sagazio, anche loro di Pescara; Luca Attilio Mingolla di Avetrana (Taranto); Silvia Sperinteo di Gallipoli (Lecce); Claudio, Fabio e Lino Spinelli, Alessandro e Gianluca Tavoletta, Simone Toro, Domenico Caposano, tutti di Pescara; Roberto Tarquini di Roseto degli Abruzzi (Teramo); Guido Guarnieri di Senigallia (Ancona).

Altri cinque soggetti sono stati raggiunti in carcere dalla misura custodiale, in quanto detenti per altri reati. Si tratta dei pescaresi, Giuseppe Caposano, Roberto Martelli, Danilo e Marino Parbone De Matteis e Luigi Sivitilli.

Infine agli arresti domiciliari sono finiti: Claramonica Russi  (Pescara); Marilena Di Giorgio di Giulianova (Teramo); Fabio Alleva di Chieti; Stefano De Rosa di Chieti; Edera Dell' Aquilano di Ortona (Chieti); Daniele Petrelli di Campi Salentina (Lecce), residente a Chieti; Fiorella Olivieri di Pescara; Antonella Stenta di Guardiagrele (Chieti); Eros Cassano di Chieti; Anacleto Di Rocco di Giulianova (Teramo) ed infine Francesca Petrelli di Campi Salentina (Lecce).

di Barbara Bologna


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