Due milioni pronti per il rifinanziamento della Zona Franca Urbana di Pescara

20 Febbraio 2013   14:48  

“La Regione Abruzzo ha sbloccato il primo ‘tesoretto’ da 2 milioni di euro per consentire il rifinanziamento della Zona Franca Urbana. La notizia, tanto attesa non solo dalla nostra amministrazione comunale, ma soprattutto dalle Associazioni di categoria e da quanti erano pronti a tentare quella strada per fare impresa, è arrivata nel pomeriggio confermando la piena collaborazione istituzionale garantita dalla filiera amministrativa del centro-destra. La prima disponibilità sarà garantita dall’utilizzo delle risorse ex Pain per coprire il 2013, e a questo punto è scattata formalmente la procedura con la comunicazione al Ministero per la Coesione territoriale per il via libera definitivo. Nei prossimi giorni continueremo a seguire l’intero iter, ricordando che fra l’altro la nostra amministrazione comunale ha già anche predisposto gli Uffici per supportare le imprese nell’accesso ai fondi della Zona Franca Urbana”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri ufficializzando il provvedimento regionale sulla Zona Franca Urbana.

“L’iter è ripreso già dallo scorso autunno quando – hanno ripercorso il sindaco Albore Mascia e il consigliere Sospiri – con un Decreto il Governo ha rifinanziato le Zone Franche Urbane nelle regioni che prima rientravano nel cosiddetto ‘Obiettivo 1’, ovvero nelle regioni comprese nelle cosiddette ‘aree depresse’ del sud sotto il profilo dell’occupazione, Calabria, Campania e Sicilia. Grazie a un’opportuna azione di pressing istituzionale è stata reinserita anche Pescara per la quale però ci siamo impegnati a trovare altre fondi di finanziamento al fine di non comportare spese per lo Stato, ipotizzando inizialmente di attingere a un tesoretto di 6milioni di euro di fondi comunitari della Regione Abruzzo non spesi.

Oggi la Regione Abruzzo ha confermato il rifinanziamento della Zfu di Pescara mettendo a disposizione 2milioni di euro, destinati a coprire l’annualità 2013, attingendo ai fondi ex Pain e avviando formalmente la procedura con il Ministro per la Coesione territoriale. Di fatto oggi consideriamo ripartita la Zfu che determinerà investimenti di sostanza, con relativo rilancio dello sviluppo, in un’area della città ‘depressa’ dove, la coincidenza del Piano del Rischio aeroportuale, non ha consentito di programmare un momento di crescita economica come avremmo voluto. La Zfu – hanno ancora ricordato il sindaco Albore Mascia e il consigliere Sospiri - rappresenta infatti uno straordinario volano per la nascita di nuova impresa, come nello spirito della legge finanziaria del 2007 che ha istituito il fondo di 50milioni di euro per le annualità 2008 e 2009, fondo destinato a favorire, a livello nazionale, lo sviluppo economico, sociale e occupazionale nei quartieri e nelle aree urbane caratterizzati da un forte disagio del proprio tessuto, ma comunque dotati di potenzialità inespresse.

Pescara era rientrata tra i Comuni ammessi al finanziamento e, come primo atto, era stata individuata l’area caratterizzata da fenomeni di abbandono, che comprende 135 strade della città e che partendo dall’ex Circoscrizione Villa del Fuoco, con via Nora, via Raiale, via Breviglieri, via Tavo, via Stradonetto, attraversa via Tiburtina e via Tirino per finire nel quartiere San Donato-Fontanelle. Pescara era stata ammessa con altre 22 città italiane e il 28 ottobre 2009, dopo che la Commissione Europea ha approvato il regime di aiuto sotto forma di esenzione totale di imposta per i primi cinque esercizi dei redditi derivanti dalle nuove attività avviate nelle Zfu, tutte le città beneficiarie hanno sottoscritto a Roma, con l’allora Ministro dello Sviluppo economico Scajola, il Contratto di Zona Franca Urbana, nel quale sono stati previsti specifici impegni tra le parti per assicurare l’avvio efficace delle Zfu e per il conseguimento degli obiettivi di crescita dell’occupazione, con l’obiettivo di accompagnare la nascita e lo sviluppo di una piccola impresa per i suoi primi quattordici anni di vita. Nel marzo 2011 l’intero progetto si è purtroppo arenato sino a quando, nei mesi scorsi, il Decreto Sviluppo ha rilanciato la possibilità di rifinanziare le Zfu”.


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