Un uomo P.A. all'epoca 50enne, contrasse l'epatite C dopo che presso il Policlinico Gemelli di Roma le furono fatte a seguito di un intervento chirurgico diverse trasfusioni di sangue con sacche infette dall'epatite C.
L'uomo così contaminato sviluppò una grave forma di epatopatia cronica con evoluzione cirrotica che lo portò dopo diverso tempo alla morte.
I famigliari dell'uomo assistiti dagli avvocati Berardino ed Antonella Terra denunciarono l'accaduto alla magistratura e dopo anni di battaglie legali, si è celebrato presso il Tribunale di Roma il processo civile che ha visto condannato il Ministero della Salute che dovrà risarcirli di due milioni di euro.