E' morto Gabriel Garcia Marquez

Qualche anno fa apprezzò il documentario di Di Giacomantonio

17 Aprile 2014   22:03  

Gabriel García Márquez è morto a 87 anni nella sua casa di Città del Messico accudito dala famiglia e sottoposto a cure paliative per accompagnarlo senza soffrire del cancro diffuso che lo ha consumato.

Marquez era il figlio di un telegrafista di Aracataca e legò la sua figura al boom della letteratura e cultura latinoamericana vincendo il Nobel per la Letteratura nel 1982.

Fino al 31 marzo nessuno aveva saputo della malattia del grande scrittore finchè non venne ricoverato per nove giorni all'ospedale "Salvador Zubirán ".

Gabriel García Márquez era un amico di Fidel Castro e della sua Cuba e proprio durante un Festival del Cinema Latinoamericano che vedeva in concorso una nostra produzione "La Isla Grande" il regista e nostro corrispondente dal Latino America Gianfranco Di Giacomantonio ricevette i complimenti di Marquez.

Il regista aquilano tentò anche di portarlo a L'Aquila per ricevere il Premio Laudomia Bonanni, ma per problemi logistici non se ne fece nulla.

Presidente Colombia, solitudine e tristezza - Il presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha confermato la morte a Citta' del Messico di Garcia Marquez: "mille anni di solitudine e tristezza per la morte del piu' grande dei colombiani di tutti i tempi. Solidarietà e condoglianze a Gabo e la famiglia", sottolinea Santos in un tweet.

Le reazioni di presidenti latinoamericani - Diversi capi di Stato latinomericani hanno già pubblicato i loro omaggi e commenti dopo la morte del premio Nobel su Twitter. "Se n'è andato Gabo, avremo cent'anni di solitudine, ma ci restano le sue opere e il suo amore per la Patria Grande. Hasta la victoria siempre!", ha scritto l'ecuadoriano Rafael Correa, in un commento esplicitamente politico. Mentre il peruviano Ollanta Humala è rimasto su toni letterari: "L'America Latina e il mondo sentiranno la partenza di questo sognatore. Riposa in pace Gabriel Garcia Marquez, laggiù a Macondo". Da parte sua, l'ex presidente cileno Sebastian Pinera ha ricordato le sue opere più famose: "Cent'anni di solitudine. L'amore ai tempi del colera. Cronaca di una morte annunciata: oltre alle sue eccentricità sono parte della sua eredità". "E' morto un grande della letteratura latinoamericana. Ci lascia un'opera prolifica e che ci ispira, che continuerà ad alimentare la nostra immaginazione", ha aggiunto Pinera. Mentre l'ex presidente colombiano Alvaro Uribe ha ricordato che "milioni di abitanti del pianeta si sono innamorati della nostra patria affascinati dai suoi libri".

Shakira,Caro Gabo,tua vita è stata un regalo - "Caro Gabo, una volta mi hai detto che la vita non è quella che uno ha vissuto, bensì quella che uno ricorda e come la ricorda per raccontarla. La tua vita, caro Gabo, la ricorderemo come un regalo unico e irrepetibile, il più originale dei racconti": è il messaggio postato da Shakira su Twitter.

Fondazione, 'maestro di maestri giornalismo' - "Grazie Gabo, maestro di maestri": cosí Jaime Abello, responsabile della Fondazione Gabriel Garcia Marquez per il Nuovo Giornalismo Iberoamericano di Cartagena, ha salutato lo scrittore morto oggi in Messico. In un messaggio, Abello sottolinea tra l'altro proprio "il lavoro svolto" tramite "fondazioni e scuole" sul fronte del cinema e del giornalismo, da lui inteso - precisa- quale "una passione e un modo di esercitare una cittadinanza attiva". "Grazie Gabo, porteremo avanti il tuo mandato e le tue scuole, lavorando in tanti modi in questo che è il miglior mestiere del mondo", conclude Abello, da anni molto vicino e braccio destro del Nobel colombiano.

 


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