È morto Pluto, simbolo della voglia di riscatto della città dell'Aquila

20 Maggio 2016   19:03  

È morto questa mattina, in una giornata di maggio che invece di essere baciata dal sole è stata bagnata dalla pioggia.

Lui era Pluto il cane dell'Aquila, il simbolo di mille manifestazioni che si sono svolte in questi anni post-sisma nel centro storico del capoluogo.

Un simbolo vero di amore per il proprio territorio e per i suoi concittadini.

Pluto era sempre in prima linea, sempre composto, mai aggressivo, mai di disturbo, ma di gran compagnia.

La pagina facebook, nata anche grazie a lui, "Cani dell'Aquila lo ricorda così:

Amiche e amici, non avremmo mai voluto scrivere questa notizia. Perdonate se non potremo rispondere a commenti e messaggi, è davvero un momento di grande dispiacere.
Il nostro amato Pluto se n'è andato.
Era “Ju cane” per antonomasia dell'Aquila, detto anche “Il sindaco” per la sua abitudine di presenziare a tutte le più importanti manifestazioni cittadine, dalle processioni ai raduni alle parate, che guidava con orgoglioso presenzialismo.
Il centro storico lo ha visto per molti anni libero e padrone delle strade, anche dopo che il terremoto ha spopolato la città.
Pluto era però ormai vecchio e da alcuni mesi le sue condizioni fisiche erano molto precarie.
Alla neoplasia ossea che si era manifestata già da qualche anno (visibile anche nel rigonfiamento delle zampe anteriori) si erano aggiunti problemi articolari e neurologici. Già nello scorso settembre, un generale decadimento delle sue condizioni di salute aveva fatto temere il peggio.
Per questo, da mesi Pluto era seguito con particolare attenzione e accudito con amore e dedizione: imboccato per farlo mangiare, controllato più volte al giorno nei suoi ormai brevi spostamenti, monitorato periodicamente dal veterinario della Asl, sottoposto alle cure necessarie per alleviare i suoi disturbi.
Due giorni fa il suo stato è improvvisamente e drasticamente peggiorato: a causa di un'ulcera alla bocca e probabilmente alla diffusione della neoplasia di cui soffriva, non riusciva più a nutrirsi e nemmeno a bere. Ricoverato al canile sanitario della Asl, il veterinario responsabile, che pure lo ha sottoposto a cure e reidratazione, non ha potuto far altro che constatarne lo stato già agonico. Pluto si è addormentato senza soffrire.

E' vissuto a lungo, libero e amato. E' stato accudito e curato al meglio quando la sua fibra forte e il suo carattere orgoglioso hanno dovuto cedere alla vecchiaia.Lo abbiamo seguito in mille avventure, e gli abbiamo salvato la vita in più di un'occasione, riuscendo a garantirgli fino alla fine quella libertà che più di ogni altra cosa amava. Ha mangiato ottime polpette e accompagnato i turisti col suo passo ormai incerto fino al penultimo giorno di vita.

Rimarrà per sempre con noi.


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