E' morto a Pescara il regista Mario Di Iorio

Il cordoglio di DAlfonso e della cultura abruzzese

22 Giugno 2015   12:38  

E' morto a Pescara Mario Di Iorio, regista, autore e produttore teatrale, televisivo e cinematografico.

Avrebbe compiuto 71 anni il 24 settembre. Era malato, ed e' morto in casa. Ha frequentato il centro sperimentale di cinematografia di Roma nel biennio presieduto da Roberto Rossellini, frequentando da volontario i suoi ultimi set.

Ha diretto, prodotto, coprodotto e spesso scritto oltre 30 programmi per Rai 3, girando anche in Australia e Sud America oltre ad aver prodotto e diretto oltre 70 documentari e video istituzionali per piccole e grandi imprese come Cirio, Fiat, e altre multinazionali.

Dal 1975 in poi ha lavorato come aiuto regista e poi come regista al Teatro Stabile de L' Aquila nelle stagioni della sua prima grande affermazione, in particolare al fianco di Antonio Calenda.

E' stato aiuto regista in quattro film girati in Italia e Germania, e sempre con Calenda aiuto regista in La Signora Avana , sceneggiato Rai.

E' stato il primo imprenditore indipendente e regista teatrale in Abruzzo con la Produzione Don Chisciotte e poi con altre 30 messe in scena nell'arco di 25 anni.

Ha diretto e scritto due sceneggiati radiofonici per Rai 1 e tra i suoi lavori va citato il film "La figlia di Iorio", realizzato in collaborazione con le Istituzioni abruzzesi e la Fondazione Il a Vittoriale degli Italiania , di cui ha firmato produzione e direzione.

Per le stagioni estive organizzate dall'Ente Manifestazioni Pescaresi ha scritto e diretto la Gran Serata Simenon e la Gran Serata Orson Welles, spettacoli teatrali con proiezioni, danze e talk show.

La sua presenza si ricorda anche nelle scuole, nei centri di formazione e nelle UniversitA , dove ha insegnato materie di teatro, cinema, marketing culturale, organizzazione culturale e gestione delle risorse umane nello spettacolo. Giornalista per Il Messaggero, grande appassionato di calcio,

E' stato anche un apprezzato polemista nei talk show televisivi.

Per sua volonta' non saranno celebrati riti funebri. Sul suo profilo Facebook è comparso questa mattina il post "Mario Di Iorio ci ha lasciato oggi, 22 giugno 2015. Lo ricordiamo con amore".

Scomparsa Mario Di Iorio: D'Alfonso, profondamente addolorato 

 "La scomparsa di Mario Di Iorio mi addolora profondamente".

Cosi', in una nota, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, appresa la notizia della morte del regista, autore e produttore teatrale, televisivo e cinematografico.
"Alla cultura abruzzese - commenta il governatore - viene a mancare un interprete sagace e competente: la sua vivacità intellettuale e l'illuminismo intelligente con cui affrontava ogni argomento ne facevano una persona con cui il confronto risultava sempre costruttivo e gravido di crescita.

Serbo di lui una memoria ricca di aneddoti e il ricordo di un'opera quale la trasposizione cinematografica de "La figlia di Iorio", intenso omaggio alla sua terra natia. 
   Esprimo tutto il cordoglio dell'Abruzzo e mio personale alla sua famiglia e a quanti lo hanno amorevolmente assistito nella fase piu' difficile della sua vita", scrive infine il presidente D'Alfonso. 

Scomparsa Di Iorio: Di Iacovo, perso un testimone della cultura 

"Ho appreso con grande dolore della morte del regista Mario Di Iorio.

Con lui, intenso narratore, la cultura abruzzese perde una delle voci piu' intense e disincantate che abbia mai avuto". Lo afferma, in una nota, l'assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo.

"Una storia importante la sua, fatta di impegno, di progetti anche ambiziosi, il suo coraggio e la sua presenza in ogni dibattito culturale senza peli sulla lingua, uomo di grande dignita' e onesta' intellettuale.

Lui - ricorda Di Iacovo - ha raccontato attraverso il cinema, ma anche con il teatro, con i documentari e la letteratura che sono stati il suo mondo da sempre. Una poliedricita' che non era la sua sola dote, perche' Mario Di Iorio era anche un'importante parte della nostra memoria culturale: in tutti i suoi lavori non ha mai smesso di raccontare gli anni che aveva vissuto ed era un confronto a volte ruvido, ma sempre costruttivo per le nuove generazioni che ha contribuito anche a formare nella sua lunga carriera artistica.

La citta' di Pescara - conclude l'assessore - lo ringrazia per la passione e l'impegno che ci ha trasmesso e si unisce al cordoglio dei suoi cari per la perdita subita". 


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