Edoardo Labini sarà la voce di "Cabiria" per il Festival Dannunziano

18 Luglio 2013   11:10  

Lunedi' 22 luglio alle ore 21,30 Edoardo Sylos Labini, nelle vesti di Gabriele d'Annunzio, dara' voce a 'Cabiria', kolossal del cinema muto senza tempo, le cui didascalie furono scritte dal Vate. L'evento si svolge nell'ambito della quarta edizione del Festival Internazionale dannunziano, con la direzione di Giordano Bruno Guerri, rassegna di spettacoli, performance teatrali, artistiche e grandi mostre in cui verranno esposti documenti ed effetti personali del Vate, che aprira' il prossimo 20 luglio a Pescara, con il Premio Campiello e si chiudera' il 31 luglio all'Aurum, con il Premio Vittoriale d'Annunzio 2013. La proiezione - infroma una nota dell'organizzazione - avra' luogo nella suggestiva cornice del Piazzale Michelucci dell'Aurum, edificio ricco di memoria, cuore pulsante della citta' di Pescara, dove si conservano sapori antichi e si producono fermenti sempre nuovi, fruibili da chiunque voglia immergersi nella luminosa atmosfera di questo luogo, una vera e propria "Fabbrica delle Idee" che accoglie prestigiose espressioni artistiche. Le affascinanti immagini della prima grande opera del cinema muto italiano prenderanno forma con la lettura-interpretazione delle didascalie di Edoardo Sylos Labini e saranno musicate dal dj Antonello Aprea sulle melodie dei Pink Floyd, di Wagner, dei Doors e di Chopin: un incontro unico tra passato e presente sotto il cielo stellato di Pescara. L'impegno del Vate nel rendere "meravigliosa" anche la settima arte viene fatto rivivere, dopo il successo dello spettacolo "Gabriele d'Annunzio tra amori e battaglie", da Edoardo Sylos Labini che recitera' le didascalie del film con l'innovativo stile del Disco Teatro, straordinario format che fonde sonorita' classiche e brani contemporanei. Il progetto, che ha debuttato ad aprile in anteprima nazionale al BA Film Festival di Busto Arsizio ed ha conosciuto lo scorso 8 giugno una meravigliosa rappresentazione presso Il Vittoriale degli Italiani, e' stato realizzato in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino che ha gentilmente concesso la pellicola originale del film. Fu proprio d'Annunzio, a fronte di un grande compenso economico, a ideare il nome Cabiria, "nata dal fuoco", e a volerlo come titolo della pellicola, nome della protagonista, rapita e venduta come schiava a Cartagine, che, in procinto di essere sacrificata al dio Moloch, venne salvata da un patrizio romano e dal suo schiavo Maciste.


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