Elezioni 2013: Voto degli italiani all'estero

Mentre la campagna elettorale in Italia si accende per il voto del 24 e 25 di febbraio, in Venezuela, come in altri paesi nel mondo dove esistono comunità di italiani si vota per corrispondenza.

I consolati spediscono i plichi elettorali a casa di ogni italiano, con diritto al voto.

Gli elettori dopo aver votato le schede possono restituirle o utilizzando gli stessi corrieri che le hanno consegnate o imbucandole negli appositi contenitori posti di fronte le entrate dei Consolati come qui a Caracas.

Abbiamo intervistato telefonicamente il Console italiano, Giovanni Davoli che ci ha dichiarato che il Consolato ha spedito circa 75.000 plichi contenenti le schede elettorali che saranno consegnate dai tre corrieri scelti , Domesa, JMC Currier e MRW, in tutto il paese.

La consegna delle schede però, come già successo negli anni passati lascia molto a desiderare e molti degli elettori ci hanno dichiarato di non aver ricevuto ancora nulla.

«Uno dei problemi del sistema di votazione per gli italiani all’estero è la sicurezza del voto - afferma Davoli - e le possibili manipolazioni delle schede elettorali, che nella massima parte vengono affidate, ancor prima di essere votate, o nelle mani di funzionari malintenzionati di patronati sindacali o addirittura “comprate”, dopo essere state votate e raccolte dalle mani degli stessi incaricati della distribuzione».

In questa tornata elettorale, il Consolato ha voluto con una felice intuizione, facilitare la raccolta delle schede votate installando due appositi contenitori, presso il centro italiano-venezuelano di Caracas, peccato che lo abbia fatto senza provvedere alla sicurezza degli stessi che restano incustoditi per tutto il corso della giornata.

In conclusione continua confusa e approssimativa la gestione di un diritto, quello del voto, conquistato dopo anni di rivendicazioni dai nostri connazionali che vivono all’estero, che rischia di venir inficiato dalla mancanza di una normativa più attenta per l’espletazione dello stesso.

Gianfranco Di Giacomantonio Caracas-Venezuela