Elezioni Argentina, vince il candidato conservatore Maurizio Macri

23 Novembre 2015   03:50  

 L’Imprenditore Maurizio Macri, di origini italiane, sarà il nuovo presidente Argentino. Si chiude il ciclo Kirchneriano durato 12 anni con la sconfitta di Daniel Scioli candidato ufficialista, anche lui di origini italiane.

Un’esplosione di gioia accoglie la notizia della vittoria nella sede del comando elettorale di Maurizio Macrì che affida alle sue prime dichiarazioni il ringraziamento  ai tanti che lo hanno  votato  “Grazie veramente, per aver creduto che insieme possiamo costruire un’Argentina migliore”.

“Siamo molto felici del risultato ottenuto e di quello che è successo oggi in Argentina”, ha dichiarato Marco Pena responsabile della campagna di Cambiemos, di Maurizio Macrì, ” L’Argentina da questa notte non sarà più uguale, la democrazia Argentina ha recuperato il suo equilibrio”.

La partecipazione elettorale è stata del 78% e non ci sono registrati incidenti di rilievo a parte una denuncia a carico della Presidente Cristina Fernadez per aver violato il regolamento elettorale con una sua dichiarazione alla stampa subito dopo aver votato.

Saranno  in molti a chiedersi da questa notte se la sconfitta, dopo dodici anni di potere assoluto del Kirchnerismo, segni un’inversione di tendenza per quanto riguarda i governi del continente sud-americano.

Sono infatti le crescenti difficoltà dei partiti e movimenti di sinistra, oggi al governo nei paesi latino-americani,  a far pensare alla fine di un ciclo di cambiamento storico.

Un’ ulteriore conferma di questa teoria si potrà avere con le elezioni parlamentari che si svolgeranno in Venezuela il prossimo 6 di dicembre, dove una grande crisi economica, dovuta alla caduta del prezzo del petrolio ed alle incapacità del governo, sta scuotendo il paese.

Naturalmente paragonare la consultazione venezuelana  con le elezioni argentine  è azzardata viste le sostanziali differenze in termini di garanzie  democratiche e di rispetto del regolare svolgimento  voto.

Si inseriscono in questo quadro le dichiarazioni del neo presidente eletto sul problema del rispetto dei diritti civili in Venezuela e più precisamente sulla detenzione e condanna di Leopoldo Lopez, uno dei leader dell’opposizione.

Condanna da più parti giudicata illegittima, e per la quale Maurizio Macrì chiederà una riunione immediata dei paesi integranti l’organizzazione Mercosur di cui il Venezuela fa parte.

Le prossime settimane saranno quindi decisive per capire in quale direzione  soffia il vento del cambiamento nel continente latino-americano e se anche i risultati delle elezioni in Venezuela contribuiranno al tramonto di un ciclo che tante speranze aveva generato.

Gianfranco Di Giacomantonio  Caracas-Venezuela


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