Elezioni Regionali i torni non contano...

14 Giugno 2014   07:48  

Elezioni Regionali i conti non tornano ed anche la Corte d'Appello potrebbe aver sbagliato "interpretazione".

Così si conclude e poi inizia una nuova legislatura e per fortuna che Luciano D'Alfonso è riuscito ad ottenere un consenso grandissimo; così almeno la sua elezione è sicura, come quella di buona parte del Consiglio.....

Ma il mondo è bello perché vario e come ha giustamente detto ieri pomeriggio ai carabinieri nel suo esposto denuncia Emilio Iampieri, "devo rispettare fino all'ultimo voto che mi è stato conferito" così via al suo ricorso ed a molti altri. 

LO "SBALLO" REGIONALE

In effetti prima i dati sballati della Regione Abruzzo che ha voluto gestire internamente la conta dei voti (per non pagare 600mila euro di software ministeriale come ha invece fatto la regione Piemonte, tornata al voto proprio perché il Governatore uscente non era stato eletto correttamente), poi l'applicazione di una legge elettorale incredibilmente cervellotica hanno fatto si che oggi mentre Gianni Chiodi lasciava Palazzo Silone (sede della Giunta regionale ndr) a Luciano D'Alfonso, i più si chiedessero quanti e quali sarebbero stati i ricorsi presentati fino ad allora. 

Per il momento ne conosciamo due, il primo quello del consigliere Iampieri eletto nella Marsica convinto di aver preso molte più preferenze, il secondo quello di Alessio Monaco che con la sua Abruzzo Civico era convinto dell'elezione, ma poi la Corte aquilana ha assegnato un ulteriore seggio al Pd portando il partito a ben 11 consiglieri. 

LA CONTA CON LA BIRO

Risulta ben evidente anche dalla relazione della Corte d'Appello che esistano incongruenze all'interno della documentazione trasmessale dal Tribunale di Teramo, riguardanti certamente Regione Facile di Monaco, ma pare anche Valore Abruzzo, i cui voti di lista sono largamente al di sotto della somma delle preferenze conseguite dai suoi candidati.... cosa che ovviamente non può essere!

Eppure sembra così normale affidarsi, nel 2014, a registri compilati a mano con correzioni con il cancellino. 

Di nostro possiamo dire che gestendo il "Biglietto d'oro" con oltre 2 milioni di estrazioni istantanee al mese mai una volta il sistema ha sbagliato un vincitore. 

Alla Corte d'Appello con meno di 700mila votanti, 15 giorni, svariati tecnici, nonché penna e calamaio è andata diversamente. 

IL PARADOSSO

Ora si giunge al paradosso, agitato da  alcuni, che la Commissione centrale avrebbe considerato le liste del centrodestra in coalizione, ma senza attribuire alla coalizione il totale dei voti conseguiti.

Ossia delle due l'una: o si considerano le coalizioni anche in opposizione- e allora dai tutti i voti conseguiti come coalizione - o valgono le singole liste e non la coalizione....

Inoltre, dalla data di proclamazione sono stati mandati a casa Consiglieri e personale fiduciario...ora se si proclama con correzione in autotutela Monaco al posto di Innaurato, qual è la decorrenza della proclamazione, ancora l'11 giugno? Diversamente tutti coloro che sono andati via, vanno considerati ancora in carica o in servizio almeno fino a che non c'è la nuova proclamazione.

E meno male che era una legge chiara, trasparente e lineare......


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