Elezioni, la marineria si divide: Grosso accusato di fare campagna per D'Alfonso

Camplone: "Solo dal centrodestra aiuti concreti"

07 Novembre 2013   10:25  

Non attraversa certo un bel momento la Marineria pescarese, sia per le recenti multe comminate ad alcune imbarcazioni dalla Guardia Costiera e le conseguenti nuove minacce di blocco dell'asse attrezzato, sia per i problemi non ancora del tutto risolti relativi al dragaggio, sia per motivi "politici".

Se l'incontro tenutosi ieri tra i rappresentanti della Marineria ed il comandante della Guardia costiera del capoluogo adriatico da una parte sembra aver scongiurato, almeno per il momento, il pericolo di una protesta eclatante, dall'altra ha suscitato profonde incomprensioni tra il presidente dell'associazione armatori, Mimmo Grosso, ed il suo vice, Giovanni Verzulli, oltre all'armatore Massimo Camplone.

Grosso, infatti, nel corso dell'incontro pare abbia apertamente affermato di ritenere Chiodi, Febo e Testa quali principali responsabili, "a causa delle loro incompetenze" della difficile situazione in cui versa tuttora la categoria.

L'affermazione non é affatto piaciuta a Verzulli ed a Camplone, tanto che entrambi a proprio modo hanno deciso di prendere le distanze e le difese dei politici chiamati in causa da Grosso. Secondo Verzulli, infatti, "le parole di Grosso non rispecchiano l'opinione di tutta la Marineria, i politici da lui accusati sono sempre stati disponibili", mentre Camplone ha affermato senza perifrasi che "evidentemente Grosso sta facendo campagna elettorale per conto di D'Alfonso. Chiodi, Febbo, Testa, Sospiri e Masci sono gli unici che ci hanno concretamente dato una mano, al contrario di chi ha promesso di portarci perfino a Bruxelles a parlare con il ministro e poi non ha fatto niente".


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