Emergenza, il Polo logistico della CRI di Avezzano impegnato accanto ai soccorritori

24 Gennaio 2017   11:46  

Dal 24 agosto dello scorso anno il centro Italia è martoriato da emergenze. Due grandi terremoti nel giro di pochi mesi e una grave emergenza mal tempo, ormai a noi tutti ben nota.

Croce Rossa Italiana, nel pieno rispetto della sua missione umanitaria che è quella di alleviare le sofferenze degli uomini mitigando le vulnerabilità di chi è in difficoltà si è ovviamente attivata a supporto delle popolazioni colpite. A partire dalle sue articolazioni territoriali che da subito si sono messe a disposizione dei propri territori nonostante fossero anche loro colpite in quanto parte della stessa comunità e grazie poi al supporto dell’intera struttura nazionale.

Ci si è occupati quindi dei primi soccorsi sanitari attraverso il personale specializzato nella ricerca e nel soccorso, del supporto psicologico ai sopravvissuti, attraverso le squadre di supporto psicologico, ci si è occupati dell’assistenza alle fasce più vulnerabili attraverso le squadre specializzate nell’assistenza sociale. Si è dato un riparo a chi non aveva più una casa con la creazione e la gestione dei campi di accoglienza, grazie al personale volontario e dipendente specializzato nella logistica. Si sono distribuiti beni di conforto e generi di prima necessità (dal cibo all’abbigliamento).

Nonostante ancora impegnati sui fronti dei terremoti di agosto e ottobre si è ora anche impegnati sull’emergenza neve. Partendo anche qui dal soccorso sanitario e psicologico sono state raggiunte le famiglie isolate da giorni, supportati anziani e malati, evacuate le strutture in pericolo, distribuito generi alimentari, coperte, abbigliamento pesante, doposci. Si è ridato luce laddove era buio grazie alla consegna di generatori, allestito mense, dormitori, coordinando il tutto grazie alle nostre sale operative.

Un grandissimo impegno da parte di volontari e dipendenti arrivati da ogni parte d’Italia ma,da dove arrivano tutti i materiali utilizzati e i beni di prima necessità distribuiti?

Nel cuore dell’Italia centrale c’è un luogo che dal 24 agosto è il centro logistico di tutte queste operazioni.

“Il 6 aprile del 2009 la Croce Rossa Italiana è entrata all’interno dell’interporto di Avezzano al fine di concentrare lì tutti i materiali che stavano arrivando per gestire l’emergenza aquilana e tutte le donazioni, da allora non siamo più andati via e da allora abbiamo trasformato quella che era una temporanea struttura emergenziale in un Polo Logistico e centro di formazione nazionali ”afferma Pierluigi De Ascentiis – Emergency Manager responsabile del Polo Logistico.

“Il 24 agosto siamo stati individuati come punto di raccolta per le grandi donazioni per il terremoto di Amatrice, da qui abbiamo inviato le strutture necessarie per l’allestimento dei campi, le cucine, le tende i riscaldatori, i letti i materassi, i cuscini le torri faro, i bagni … e da qui partivano il vestiario e i generi alimentari distribuiti alla popolazione e utilizzati all’interno delle nostre mense. Tutta la macchina si è rimessa in moto con i terremoti di ottobre per i quali stiamo ancora inoltre gestendo il Campo di Camerino continuando a garantire la preparazione e la distribuzione dei pasti per la popolazione ora ospitata nei container.

Ora la neve e la tragedia dell’Hotel di Rigopiano, nel quale oltretutto ha perso la vita un volontario del Comitato di Penne, permettetemelo colgo l’occasione per esprimere tutta la mia vicinanza e quella di tutti i dipendenti e i volontari del NOIE di Avezzano alla famiglia di Gabriele e a tutti i volontari di Penne, che nonostante il grande dolore sono rimasti al servizio della loro comunità.

Una nuova richiesta di soccorso della nostra comunità alla quale non potevamo certamente restare sordi. Nuovamente siamo stati individuati come punto nevralgico del “dietro emergenza” e grazie ai dipendenti e ai volontari afferenti al Nucleo Operativo del Polo abbiamo supportato logisticamente tutte le operazioni facendo anche da punto di ritrovo per l’arrivo e la partenza di alcuni dei volontari arrivati da ogni parte d’Italia, stoccando qui e ridistribuendo abbigliamento e cibo.

Un lavoro immenso spesso portato avanti da un numero ristretto di persone, tanti volontari abruzzesi sono ovviamente impegnati sui propri territori, alcuni nostri dipendenti e volontari sono ancora operativi sul campo di Camerino, ma il cuore della Croce Rossa è grande e rispondiamo positivamente a tutte le richieste delle varie sale operative CRI e della Di.Coma.C.

Lavoriamo contemporaneamente su tre fronti emergenziali, ma per noi “salvare vite” è un imperativo e salviamo una vita ogni volta che facciamo affiorare un sorriso su un volto terrorizzato e questo succede anche “semplicemente” illuminando con un generatore il comune di un paese senza corrente da una settima. La fatica è tanta ma il nostro impegno è sempre al massimo”.


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