Enti strumentali Regione: Confindustria, occorre profonda riforma

20 Aprile 2015   12:08  

Per il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, è "Necessaria una profonda riforma degli Enti Strumentali regionali che soddisfi le richieste di servizi proveniente dalle Imprese, prevedendo la partecipazione attiva del mondo che produce negli Organi amministrativi".

"Le riforme istituzionali e della Pubblica Amministrazione - afferma - sono tra le priorita' di intervento che Confindustria Abruzzo indica per rilanciare l'economia e dotare la regione di chiarezza istituzionale, certezza e trasparenza delle regole, servizi efficienti e, quindi, ridare un clima di fiducia favorevole alle imprese, agli investimenti e al lavoro.

In Abruzzo, un ambito prioritario di intervento e' sicuramente la razionalizzazione del sistema degli Enti strumentali regionali, o partecipati, attraverso la soppressione effettiva dei tanti Enti di riferimento regionale costosi e non piu' idonei fino alla costituzione - per le attivita' produttive - di un'Agenzia Unica per lo sviluppo.

Troppi, inefficienti, spesso inutili, oltre che costosi, infatti - secondo Ballone - sono gli enti strumentali o partecipati dalla regione, cosi' come risulta evidente anche da una recente delibera di Giunta regionale di recepimento della normativa nazionale sulla riorganizzazione degli enti pubblici.

In Abruzzo la razionalizzazione, non potra' eludere i tanti temi finora rimasti senza risposta: dalla selezione degli Enti strumentali da mantenere fino alla reale attribuzione di competenze e compiti finalizzati allo sviluppo del sistema economico e sociale, passando per nuovi modelli gestionali che prevedano mission condivise con il mondo produttivo e organi di gestione fondati su reali competenze e non piu' su scelte dettate da interessi di tipo partitico e clientelare.

Enti come la FIRA, Abruzzo Sviluppo o l'ARAP, solo per citarne alcuni, per cui si rendono urgentemente rivisitazioni profonde dei rispettivi compiti e strutture organizzative, richiedono competenze e modelli gestionali, tecnici e di indirizzo, che non possono piu' dipendere da logiche partitiche prive di qualsiasi riferimento con il mondo economico e che produce, da una parte, e della necessaria preparazione tecnica, dall'altra".

In questa logica - prosegue Ballone - Confindustria Abruzzo nel sollecitare che venga data rapida attuazione al processo di razionalizzazione degli enti strumentali e partecipati, chiede che gli organi amministrativi di indirizzo politico degli Enti strumentali cosi' riformati, debbano prevedere la partecipazione diretta di rappresentanti del modo economico ed imprenditoriale, quale espressione e collegamento di quella realta' produttiva che e' motore di sviluppo e creatrice di benessere per l'intera collettivita' abruzzese, e quale garanzia di controllo di corretta gestione manageriale da un punto di vista tecnico e delle competenze.

Non e' piu' pensabile che questioni interessanti direttamente le economie vengano gestite senza la partecipazione dei diretti interessati e delle conseguenti competenze.

Naturalmente - osserva ancoa il presdente di Confindustria - sara' necessario, in via prioritaria, definire compiti, attribuzioni finanziarie e di personale, affinche' gli stessi Enti possano finalmente svolgere al meglio le funzioni ad esse richieste, quali, giusto per citarne alcune, quelle relative al credito, alla gestione dei Fondi di investimento, di supporto alla programmazione e gestione delle risorse a sostegno dello sviluppo, alla gestione e delle aree industriali e attrezzate per la produzione.

La riforma, inoltre, non potra' prescindere dal rispetto dei principi della libera concorrenza e del mercato evitando che le attivita' della PA possano andare a confliggere, invece di sostenerle, con quelle degli operatori privati.

L'obiettivo, finale, cosi' come da tempo sollecitato da Confindustria Abruzzo - conclude il presidente Ballone - dovra' essere quello di pervenire ad una Agenzia unica di Sviluppo -che veda la partecipazione diretta delle rappresentanze imprenditoriali cosi' come sopra richiamato- quale strumento di programmazione e direzione unitaria delle politiche di sviluppo e della relativa gestione amministrativa".


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