Esami "truccati", prof. Panzone, mai preso soldi

10 Marzo 2014   11:36  

E' durato oltre un' ora l'interrogatorio di garanzia del prof. Luigi Panzone, 57 anni, docente di tecnica bancaria e professionale all'Universita' d'Annunzio di Pescara, che si trova ai domiciliari dal 5 marzo scorso nell'ambito della vicenda su presunti esami "truccati".

Panzone, assistito dagli avvocati Giovanni Cerella e Federico Squartecchia, si sarebbe difeso davanti al gup del Tribunale di Pescara, Luca De Ninins, sostenendo di non aver preso soldi. Al termine dell'interrogatorio Panzone non ha voluto rilasciare dichiarazioni: "niente da dire ragazzi".

Panzone, secondo l'accusa, avrebbe segnalato il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, e l'imprenditore foggiano Michele D'Alba, ai suoi colleghi per consentire loro di superare positivamente e agevolmente alcuni esami, e le sue pressioni sarebbero andate a buon fine tanto che le prove sarebbero state superate senza neppure essere sostenute oppure con uno sforzo davvero minimo.

Riccardi e D'Aba si trovano all'obbligo di dimora. Oltre a Panzone, Riccardi e D'Alba, e' indagato anche Nicola De Marco, 59 anni, di Chieti, docente di inglese alla Facolta' di Scienze Manageriali dell'Universita' G. d'Annunzio di Pescara- Chieti. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, falso ideologico e peculato.

Anche Michele D'Alba, 55 anni, molto noto per una cooperativa ("Tre fiammelle") che opera nel settore delle pulizie, e' stato interrogato dal gip e ha risposto alle sue domande. Il confronto, come per il prof. Panzone, e' durato circa un'ora. L'imprenditore non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti.


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