Escort e tangenti in cambio di appalti, 12 indagati tra Puglia e Basilicata, tra loro due sindaci

23 Ottobre 2017   10:58  

Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari viene eseguita nei confronti di 12 indagati, tra i quali due sindaci, nell'ambito di un'operazione dei carabinieri del comando provinciale di Brindisi. Arresti eseguiti in vari comuni delle province di Brindisi e Bari, nonché a Potenza.

L'ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi che ha concordato con le risultanze investigative della compagnia di San Vito dei Normanni, ha coinvolto i due sindaci di Torchiarolo e Villa Castelli (Brindisi), due vicesindaci di Poggiorsini (Bari) e Torchiarolo, nonché vari dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio e il direttore Generale dell’Azienda di servizi ecologici di Manfredonia (Foggia).

L'indagine, avviata nel novembre 2014, ha consentito di smantellare un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la Pa, il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, commessi fino al novembre 2015, per fatti accaduti nelle Province di Bari e Brindisi.

Le indagini dei carabinieri si sono concentrate su "esponenti della Pa, sia preposti alla sfera politica che amministrativa di diversi enti locali", in particolare "comuni, dediti a un sistematico mercimonio dei poteri pubblici loro assegnati, attraverso asservimento agli interessi privati di una società per la raccolta di rifiuti solidi e urbani con sede a Carovigno (Brindisi), attraverso reiterate violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento dell’operato della Pa".

Sono inoltre emersi dall'indagine "finanziamento illecito dei partiti politici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché favoreggiamento della prostituzione, molteplici ipotesi delittuose di falso e altri reati minori, finalizzati a sostenere il buon esito dei patti corruttivi".


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