#ExoMars: La Sonda #Schiaparelli Su #Marte Grazie Anche A Due Ingegneri Aquilani. @univaq

Anche #UNIVAQ ha dato il suo piccolo contributo alla missione

20 Ottobre 2016   10:50  

Ieri pomeriggio, poco prima delle 17 in Italia, il lander Schiaparelli dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è atterrato su Marte nell’ambito della missione ExoMars, la più importante e ambiziosa organizzata dall’ESA dopo i successi ottenuti con la sonda Rosetta e Philae intorno alla cometa 67P

La discesa verso Marte della sonda proseguita senza intoppi e nel centro di comando dell'Esa, l'agenzia spaziale europea, aveva fatto ben sperare.

Da domenica scorsa, quando il modulo destinato a posarsi sulla superficie marziana si è staccato dalla navicella che l'ha portato fin nell'orbita di Marte, la Trace Gas Orbiter (TGO), sono stati effettuati solo dei piccoli aggiustamenti di rotta e ora il lander ha completato discesa in stato di ibernazione completa.

Intorno alle 15,48 (ora italiana) e cioè un'ora prima del suo ingresso nell'atmosfera marziana dalla base Esoc di Darmastadt in Germania ha inviato il segnale di attivazione della sonda. E' il tempo necessario per avviare il computer di bordo, i sistemi automatici di navigazione, di guida, di telecomunicazione e di controllo della sonda e per preparare i motori alla loro cruciale fase di frenata durante la discesa verso il suolo marziano.

Al termine di queste operazioni, e cioè intorno alle 16.42 (ora italiana) la missione Exo Mars è entrata nel vivo: la Tgo ha compiuto le sue manovre per inserirsi correttamente nell'orbita intorno a Marte, e a una altitudine di circa 121 chilometri Schiaparelli ha incontrato, a una velocità di circa 21mila chilometri orari, i primi strati dell'atmosfera marziana.

Da quel momento sono iniziati quelli che i responsabili della missione dell'Agenzia Spaziale europea hanno battezzato come i 6 minuti di terrore. 

All'Esa hanno studiato minuto per minuto tutte le fasi, delicate di questa discesa.

Durante i primi tre minuti della discesa, l'atmosfera marziana ha rallentato la sonda protetta dal calore prodotto dall'attrito dallo scudo termico che progressivamente è stato consumato. Alle 16,45 la sonda era a circa undici chilometri dal suolo e la sua velocità si era essere ridotta a soli, si fa per dire, 1.700 chilometri orari. A questo punto si è aperto il paracadute supersonico di 12 metri di diametro che si trova a bordo di Schiaparelli. Dopo soli 40 secondi, quando la navicella ha smesso di oscillare e la velocità è scesa a circa 250 chilometri orari, è stato espulso il paracadute e contemporaneamente anche lo scudo anteriore di protezione.

E' stato quindi possibile far entrare in funzione i radar istallati a bordo della sonda che hanno verificato la posizione e la velocità di discesa sia verticale che orizzontale della sonda.

Le informazioni raccolte dal radar di bordo sono state usate dal sistema di controllo dei motori che si accenderanno per assicurare una ulteriore frenata di Schiaparelli e una sua discesa verso il suo marziano nella posizione più corretta possibile. 

Al termine della discesa, quando in Italia erano le16.48 ad appena un paio di metri dal suolo di Marte, i razzi, alimentati ad atrazina, si sono e Schiapparelli si è posata su Marte al riparo solo di una struttura deformabile che dovrebbe averne attenueato gli effetti dell'urto. 

La conferma dell'atterraggio della sonda e che i sistemi di bordo sono entrati in funzione, sono arrivati sulla Terra solo con 2 ore circa di ritardo intorno alle 18.33.

Il tempo necessario cioé non solo per colmare il ritardo della comunicazione per effetto della distanza Terra-Marte che è di circa 10 minuti, ma soprattutto per raccogliere attraverso i moduli che orbitano intorno a Marte i segnali di conferma trasmessi da Schiaparelli.

Per la prima volta un veicolo europeo, con tanta tecnologia italiana a bordo, ha attraversato l'atmosfera di Marte in una discesa mozzafiato di sei minuti nella quale ha raccolto dati e informazioni.

"ExoMars è comunque un successo, l'orbiter Tgo è riuscito nella missione mentre del lander Schiaparelli avremo dettagli solo nelle prossime ore ma ha comunque inviato dati preziosi"

A dirlo è Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), a margine dell'evento organizzato a Roma per seguire la storica discesa della missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).

"Questa sera abbiamo avuto un successo e un successo parziale", ha spiegato Battiston, aggiungendo che "La sonda Tgo è stata un successo, era un pezzo importantissimo della missione e necessario per la seconda fase quella che porterà un rover nel 2020".

Tgo si è infatti inserito in orbita marziana da cui studierà molti parametri atmosferici e sarà fondamentale per guidare l'arrivo della prossima parte della missione ExoMars prevista tra 4 anni.

"Per il lander Schiaparelli - ha proseguito - sappiamo che ha funzionato correttamente nella prima fase di ingresso e ha inviato i dati alle sonde che lo seguivano. Abbiamo perso il segnale ma è ancora presto per capire cosa sia avvenuto. In ogni caso è un successo parziale, perché i dati li ha inviati, questo era l'aspetto più importante".

Dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, autore della prima mappa completa di Marte, il lander è solo un esempio della ricerca e della tecnologia italiane che sono a bordo della missione ExoMars.

L'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è infatti il principale contributore con 350 milioni di euro, pari al 32% del valore complessivo della missione, di 1,3 miliardi.

E' in prima fila anche l'industria italiana, con Leonardo Finmeccanica e Thales Alenia Space (Thales- Leonardo Finmeccanica), che ha integrato entrambi i veicoli nei suoi stabilimenti di Torino.

A Torino la Telespazio (Leonardo Finmeccanica-Thales) ha contribuito al centro di controllo del lander Schiaparelli, gestito dall'Altec, la società nata dalla collaborazione fra Thales Alenia Space e Asi.

Importante anche il contributo scientifico dell'Italia, con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), università di Padova e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell'Università dell'Aquila, come ricorda anche il Prof. Piero Tognolatti:

"Carissimi, mi piace ricordarvi che oggi è un giorno importante per la Ricerca Europea, visto che tra poche ore il #lander #Schiaparelli (missione #Exomars) si appoggerà sulla superficie di #Marte. Mi fa piacere segnalarvi che a questa missione hanno contribuito anche nostri bravi studenti. Nel mio piccolo io ho seguito (anni 2006-2007) sia l'attività del tesista Riccardo Carducci, sia quelle dell'ing. Alessandro Di Carlofelice, entrambi coinvolti da Telespazio S.p.A. nella pianificazione della Missione Exomars. In basso la presentazione della Tesi di Laurea dell'ing. Riccardo Carducci. Sono certo che anche altri Dipartimenti / Corsi di Studio hanno dato il loro contributo."

Piero Tognolatti


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