Facevano Prostituire La Sorella 16enne A Roma, Arrestate Due Ragazze Di 28 e 23 Anni

Gli Incontri Con la baby prostituta nel quartiere Casilino

11 Maggio 2016   11:15  

Roma - "Il primo maggio e' stata una giornata tremenda per me, e' stato un continuo incontrare uomini fino a tarda sera."

Cosi' una ragazzina di 16 anni ha descritto la sua attivita' di baby prostituta agli investigatori della Polizia di Stato che l'avevano appena salvata dalle sue sfruttatrici, due sorelle romene.

La minorenne, anche lei romena, e' stata portata in Italia, all'inizio dell'anno, da un piccolo villaggio. I genitori l'avevano affidata a una connazionale perche' facesse da babysitter a una bambina di 5 anni.

Per un po' le cose sono andate effettivamente cosi'.

Passate poche settimane, sono pero' iniziate le prime richieste "strane": quella che diventera' poi la sua principale sfruttatrice convince la sedicenne a fare delle foto in pose erotiche e di li' a breve le spiega che dovra' prostituirsi, raccontandole che lo faceva anche lei e avrebbero diviso i soldi.

Vinte le resistenze della giovane con la minaccia di possibili ritorsioni in patria, i clienti venivano procurati tramite annunci on-line corredati delle foto della ragazzina.

Alle chiamate rispondevano le sorelle, 28 e 23 anni, che fissavano l'incontro e stabilivano il prezzo e il tipo di prestazione.

In un Bed & Breakfast nel quartiere Casilino la vittima riceveva l'ordine dalle due aguzzine sul cellulare e doveva lasciare aperta la comunicazione per far ascoltare alle due sorelle quello che faceva mentre era con il cliente. I soldi venivano ritirati da una delle due sfruttatrici a fine giornata.

Gli investigatori del commissariato di Tivoli, per disarticolare l'organizzazione, si sono dovuti fingere clienti e seguendo le indicazioni sono arrivati fino alla porta della giovane prostituta.

Bloccate le sorelle, gli agenti hanno preso sotto la loro custodia la sedicenne.

Inaspettatamente gli investigatori, nel momento del blitz, hanno trovato, insieme alle aguzzine la mamma della ragazzina, venuta a Roma per capire cosa stesse succedendo alla figlia.

Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati i cellulari usati per ricevere le chiamate dei clienti, la carta di identita' della ragazza - le era stata sottratta fin dal suo arrivo in Italia - e un computer che era stato usato per inserire gli annunci in 3 distinti siti di incontri.

Nel pc ci sono anche dei file pornografici che sono ora al vaglio degli esperti della Procura.

Gli agenti del commissariato di Tivoli, insieme ai colleghi del commissariato Torpignattara, hanno condotto la vittima e la mamma in una localita' protetta.


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