Sette anni e mezzo a Michele Passarelli, quattro ad Eliseo Iannini. Così ha sentenziato in seduta collegiale il tribunale dell' Aquila, condannando in primo grado per bancarotta fraudolenta i due ex presidenti dell’ Aquila calcio al termine del processo per il fallimento del 2004 del club rossoblù.
Per entrambi è stata disposta anche l’ interdizione dai pubblici uffici e l’ interdizione legale. Rispetto alle richieste del pm Simonetta Ceccarelli, il giudice ha confermato la pena per Passarelli e l’ ha invece diminuita per Iannini (la richiesta era di sei anni) che, nonostante le indagini avessero appurato la mancanza di investitura formale, comunque è stato individuato come presidente di fatto nella requisitoria del pm.
Entro 90 giorni si attendono le motivazioni della sentenza e poi gli eventuali ricorsi da parte dei due condannati.
Nello stesso procedimento è stato assolto con formula piena, "perché il fatto non sussiste", l'avvocato aquilano Fabio Alessandroni, all’ epoca liquidatore della società.
Chiesta dallo stesso pm, invece, per i commercialisti che fecero parte del collegio sindacale della spa rossoblù: Rosanna Di Gioacchino, Pietro Gregori, Carlo Pellini, Antonio Carmelo Ruggeri, Felice Masci, Luigi Parravano e Giuliano De Matteis.
Iannini, che in estate ed a distanza di otto anni era rientrato nel pianeta rossoblù, proprio due giorni fa, in seguito alle richieste del pm, aveva rassegnato le proprie dimissioni da presidente del settore giovanile.