Fare, dimissioni Giannino e lezione di stile

21 Febbraio 2013   18:11  

«Giannino ci dà ancora una lezione di stile». Così si esprime sulla vicenda delle dimissioni di Oscar Giannino, il candidato aquilano alla Camera di “Fare per Fermare il declino”, Giorgio Siringo, a nome del comitato cittadino del movimento.

«La differenza non è tra chi sbaglia e chi non sbaglia; la differenza sta nella dignità con cui si affrontano gli errori e le debolezze umane, che non ci permettiamo di giudicare (tutti bravi a fare i farisei con le colpe degli altri!).

Berlusconi, terrorizzato dagli ultimi sondaggi della Lombardia che ci davano ben oltre il 4%, specula sulla vicenda e ci dà improbabili lezioni di moralità.

La lezione gliela dà Giannino: Oscar si è dimesso e la direzione nazionale ha eletto Silvia Enrico, l'unica donna presidente di un movimento politico, l'unica giovane (classe '76) con un incarico tanto importante in un partito.

A differenza di chi continua a sostenere Berlusconi nonostante “la nipote di Mubarak”, o il PD nonostante il caso MPS, noi non sapevamo della “pecca” di Giannino. Ma ci siamo impegnati per un programma.

Non per un leader.

Oscar ci ha sempre chiesto di cacciarlo “a calci nel sedere”, se avesse commesso errori. Il calcio nel sedere, con rigorismo etico quasi calvinista, se l'è inflitto da solo presentando dimissioni irrevocabili. A tre giorni dal voto.

Nessun leader di partito l’avrebbe fatto. Questo è un segnale unico, che ci spinge a ripartire (e se il caso, a “ri-Fare”), fortificati dalla dignità del nostro fondatore. Oscar, grazie per la lezione.

E ora via, verso il quorum! Si può FARE».


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