Febbo e Cieri: "Meglio Ancona che si organizza che l'Isolamento di D'Alessandro che gira a vuoto

29 Settembre 2016   12:54  

“Sempre più annebbiato il pensiero di D’Alessandro che si palesa patetico ed infantile arrampicandosi sugli specchi pur di distogliere l’attenzione dai reali problemi causati anche dal suo operato ed ai quali non riesce a porre rimedio.”

Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza in Regione Abruzzo, Mauro Febbo e del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale ad Ortona, Tommaso Cieri.

 “Abbiamo sempre dichiarato che il governo di centro destra durante la scorsa legislatura aveva scelto, ed anche oggi sceglierebbe, Taranto! Non scopre di certo l’acqua calda! Le motivazioni forse gli sfuggono o non le capisce o forse non vuol capirle. Sperando di avere un maggior successo, proviamo nuovamente ad esporle.

La scelta di Taranto – proseguono Febbo e Cieri - deriva da considerazioni oggettive: la Puglia è in regime di convergenza e pertanto aveva, ed ha, a disposizione una somma di fondi e risorse europee ingenti che possono essere utilizzate e dirottate anche sull’Abruzzo.

Inoltre Taranto, per traffico merci e tra i primi 3 porti nazionali come dimostrano i dati 2012 e 2013 (vedi allegati). Altro dato a riprova della nostra tesi: la Regione Puglia è diventata il ponte verso i mercati dell’Europa centrale, l’est Europa fino ad arrivare ai nuovi mercati di tutta l’Asia, con l'autostrada del mare che ci vede impegnati sulle traiettoria adriatica su Trieste via mare e su Ancona via ferro.

Sia la Puglia sia le Marche, inoltre, rientrano nella strategia europea della programmazione TRANSFRONTALIERA con programmazione di fondi IPA per centinaia di milioni di euro, cosa che la Regione Lazio non ha con noi. Quindi bisognava premere per rimanere con Taranto.

Ma da quando il Governo Renzi, firmato PD, partito del quale è anche Presidente Regionale e Commissario ad Ortona, ha deciso per entrare con Ancona bisognava immediatamente aprire il dialogo e la condivisione sopratutto in funzione di prospettive future, magari con largo anticipo per non farsi trovare impreparati.

Infatti si sente sempre più parlare di costituzione di macro regioni e quindi bisogna ragionare in quest'ottica affinché l'Abruzzo rientri in quella ipotesi di nuova "Regione Adriatica" con Marche, Umbria e Toscana.

Con un rapporto di amicizia e collaborazione potremmo negoziare tutte le funzioni territoriali che inevitabilmente si vengono ad accorpare (leggasi spending review) come Provveditorato Opere Pubbliche, Sovraintendenza Beni Ambientali Culturali, Prefetture, Questure, Corti di Appello, Corte dei Conti, Agenzie Finanziarie, Carabinieri, Esercito, ecc... non ultimo le Ferrovie dello Stato. Ed è proprio su questo tema che si sviluppa la rete del corridoio 5 che interessa l’Abruzzo e gli snodi che inevitabilmente ci conducono ad Ancona (vedi allegati corridoio 5 e la rete TEN –T).

“Atteggiamento inaccettabile – aggiunge Cieri – da chi dice di nutrirsi del contributo del Consiglio Comunale di Ortona e non dà seguito ad un ordine del giorno, da me proposto, votato nella seduta di consiglio comunale del 14 settembre u.s., tanto dalla minoranza che dalla maggioranza, con il quale si dà mandato al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale di riallacciare e/o instaurare rapporti con l’Autorità Portuale di Ancona, autorità di cui ad oggi, cosi come previsto dal Decreto Legislativo di riordino, facciamo parte. Il mandato specifica la precisa volontà della città di Ortona, di voler contare ancora di più all’interno di detta autorità portuale, richiedendo una “importante rappresentanza”, che si specifica nella presenza di un nostro concittadino nominato nel CDA e con l’apertura nella nostra città di un Ufficio di Zona dell’Autorità Portuale.”

“Pertanto – proseguono Febbo e Cieri – invitiamo D’Alessandro a diradare le nubi che oscurano la sua mente ed a riorganizzare le sue poche e contorte idee affinché possa rappresentare Ortona nelle deputate sedi. Magari, anziché continuare a commettere gli errori già inflitti alla Città di Ortona tanto sul dragaggio, resta ancora un miraggio, quanto per l’Istituto Tostiano, ancora senza fondi, ma anche in materia sanitaria, avallando il declassamento del Bernabeo, piuttosto che perdere tempo ed energie per agganciarci con Civitavecchia, si impegnasse a far eleggere un rappresentante di Ortona tra i membri al vertice dell’Autorità Portuale di  Ancona, visto che la stessa si sta organizzando e l'indicazione da parte del Ministro del Presidente Giampieri lo dimostra. D’Alessandro avrà anche la delega alla portualità, ma gli va ricordato che i porti sono infrastrutture per lo sviluppo economico ed il collegamento, non per l’isolamento a cui sta indirizzando tanto Ortona, quanto l’ Abruzzo.”


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