Filovia Pescara, presidente Gtm Russo indagato per truffa
Massima collaborazione con la magistratura e serenità, questo lo spirito con il quale il presidente della Gtm Michele Russo ha accolto la notizia riguardante un suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta sui lavori per la realizzazione della Filovia sulla Strada Parco.
Il fascicolo affidato al Pm Valentina D'Agostino ipotizza ben tre reati: truffa aggravata, frode nelle forniture pubbliche e falso. Il tutto dopo la decisione del Comitato di Valutazione d'impatto ambientale di bloccare i lavori contestando l'utilizzo dei magneti per la guida vincolata. Il nodo é legato proprio al mancato ricorso al parere del Via, parere necessario per legge in caso di opera a guida vincolata, condizione senza la quale non sarebbe stato possibile accedere ai finanziamenti.
All'epoca, invece, come denunciato dalle associazioni Strada Parco e Codici e dal Wwf, si ritenne superfluo il coinvolgimento del Comitato di valutazione d'impatto ambientale. Gli inquirenti parlano di accertamenti sulla conformità dei lavori in relazione al progetto poi finanziato. Su questo aspetto, oltre alla Magistratura, vuole vederci chiaro anche l'Unione Europea che ha avviato una procedura di infrazione e controllo. Sarebbero tre le persone iscritte sul registro degli indagati, oltre al presidente della Gtm Michele Russo, due alti dirigenti della Balfour beatty Rail, la società che si é aggiudicata l'appalto, e la Vossloh Kiepe di Milano.
Nei giorni scorsi uomini della Squadra Mobile di Pescara coordinati da Pierfrancesco Muriana hanno effettuato perquisizioni sia alla Gtm che alle sedi milanesi delle due società coinvolte. Le indagini partite, dopo gli esposti pervenuti in Procura, sulla base di una perizia tecnica di circa 35 pagine redatta da Giulio Maternini, docente di tecnica ed economia dei trasporti della Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Brescia e Federico Gualandi docente di Diritto Amministrativo dell'Università di Vicenza.
