Finti incidenti e lesioni per frodare le assicurazioni: otto arresti e 82 indagati a Pescara

21 Novembre 2013   13:26  

Otto arrestati e 82 indagati nell'ambito dell'operazione denominata "Fatal Crash", portata a termine dal personale della IV sezione della squadra mobile della questura di Chieti, coadiuvato da altro personale della questura e del reparto Prevenzione Crimine Abruzzo.

Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alle frodi in danno di numerose compagnie assicurative. Gli arrestati, tutti ai domiciliari, sono:

Filippo De Felice, 51 anni, originario di Chieti ma residente a Pescara; Luca Capasso, 41 anni, avvocato nato ad Atri residente a Montesilvano; Andrea Liverotti, 43 anni di Montesilvano; Fernando Colaiocco, 48 di Pescara, Giovanni Di Blasio, 38 di Pescara, Giuseppe Fumia, 51 di Pescara, Sandro Pio Tommaso Russo, 30 di S. Severo, Fabrizio Fusilli, 41 anni di Pescara, Ad una nona persona e' stato notificato il provvedimento dell'obbligo di dimora.

I particolari dell'operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa dal questore di Chieti, Filippo Barboso, e dal dirigente della squadra mobile, Francesco Costantini.

Secondo quanto accertato, l'associazione avrebbe simulato in maniera reiterata, decine di sinistri stradali fittizi, anche con lesioni, spesso risarcite provocando un danno quantificabile nell'ordine di svariate centinaia di migliaia di euro.

Le indagini, durate circa due anni, hanno consentito di smascherare un collaudato piano d'azione nella perpetrazione delle frodi, pianificate, organizzate e portate a compimento da professionisti del settore, quali avvocati e medici.

Nell'inchiesta, infatti, risulta indagato anche un medico di Pescara che si sarebbe prestato a redigere certificazioni attestanti false patologie riportate a seguito dei sinistri stradali mentre l'avvocato agli arresti domiciliari, si occupava di seguire le pratiche assicurative.

Le misure restrittive sono state emesse dal Gip di Pescara, Luca De Ninis, su richiesta del pubblico ministero Gennaro Varone.

L'attivita' investigativa, diretta dal dirigente della Mobile teatina, Costantini e condotta dalla sezione Narcotici di Chieti, guidata dall'ispettore capo Licio D'Antuono, e' stata caratterizzata da due distinti filoni di indagine, entrambi iscritti nel medesimo procedimento penale.

E' stata, infatti, svolta anche una mirata attivita' di contrasto al traffico di stupefacenti in quanto alcuni degli indagati erano dediti allo smistamento di ingenti partite di droga.

Nell'ambito di tale attivita', erano stati effettuati 12 arresti e sequestrati ingenti quantitativi di droga. In particolare, nel giugno 2012 a Miglianico, furono arrestate in flagranza 7 persone e sequestrati 2 chili tra cocaina ed eroina e 28 chili di marijuana, nonche' 54.000 euro in contanti.

 


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