Firmata a Pescara l'ordinanza anti-accattonaggio

14 Gennaio 2013   20:56  

“Multe salate sino a 500 euro per chi viene sorpreso a praticare ‘accattonaggio molesto’ lungo le strade di Pescara, a partire dai semafori e dagli incroci stradali, o anche sugli autobus pubblici, creando spesso delle situazioni di autentico pericolo ai danni di pedoni e automobilisti. E’ il contenuto dell’ordinanza firmata e che, per ora, resterà in vigore sino al prossimo 28 febbraio, fatta salva la possibilità di proroghe al fine di contenere il fenomeno divenuto particolarmente invasivo, com’è evidente da un rapido giro lungo le vie del centro, ma anche dalle segnalazioni pervenute dai cittadini.

L’obiettivo ovviamente non è quello di colpire persone che, in stato di disagio economico, si ritrovano in strada a chiedere qualche spicciolo ai passanti, ma piuttosto di individuare e smantellare quelle Organizzazioni criminose che spesso gestiscono un vero e proprio ‘traffico’ di questuanti, che vedono sempre più schierate in strada donne inermi con bambini indifesi al seguito, Organizzazioni che lucrano sulle spalle di chi non può opporsi a tale meccanismo”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando il provvedimento firmato.

“Negli ultimi mesi, ma soprattutto a ridosso del Natale – ha spiegato il sindaco Albore Mascia – abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni, anche via mail all’indirizzo istituzionale del Comune, circa l’arrivo nelle nostre strade di un autentico esercito di utenti che si fermano lungo le vie, sedendosi lungo i bordi dei marciapiedi, o agli incroci, spesso lanciandosi tra le auto in transito per chiedere l’elemosina, creando una situazione di pericolo per la propria e altrui incolumità, spesso costringendo gli automobilisti a brusche frenate o sterzate per evitare di investire qualcuno.

Per non parlare di pedoni che si ritrovano letteralmente ‘inseguiti’ da gruppi di ragazzi a caccia di qualche spicciolo, a ogni ora del giorno e della sera, anche in questo caso determinando situazioni di forte disagio nei passanti. E a denunciare l’improvviso aumento del numero dei ‘questuanti’ era stato, tempo fa, anche il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi che ha addirittura redatto una sorta di ‘censimento’ degli stanziali sul territorio, ossia di quelle che sono le presenze fisse. A questo punto l’incremento del fenomeno dell’accattonaggio molesto è divenuto motivo di allarme e di preoccupazione per la collettività, sia per l’elevato numero delle persone coinvolte sia per l’insistenza delle richieste che spesso sconfinano in vere e proprie azioni di molestia e di disturbo.

Non solo: l’urgenza di assumere provvedimenti deriva anche dall’aver verificato che spesso le persone che praticano l’accattonaggio risultano collegate a organizzazioni criminose o comunque a soggetti dediti a iniziative illecite che ne organizzano e sfruttano le difficoltà per trattenere gran parte di quanto ricevuto in elemosina dalla cittadinanza, soprattutto con riferimento a coloro che, come i minori, gli anziani e i disabili, hanno meno possibilità di opporsi a tali forme di ricatto e sfruttamento. Senza dimenticare che l’accattonaggio investe anche profili di sicurezza della pubblica incolumità visto che spesso si verifica in luoghi caratterizzati da scarsa illuminazione e da minima frequentazione di persone, come parcheggi, parchi, vie non centrali della città, per cui coloro che si trovano a subire le richieste di denaro corrono il rischio, in caso di rifiuto, si subire conseguenze anche violente per il proprio diniego di elargire l’obolo.

A questo punto – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – ho sottoscritto un’ordinanza ad hoc con la quale è vietato porre in essere forme di accattonaggio molesto, inteso come ‘richiesta insistente e petulante di denaro, attuata con qualunque modalità, in ogni spazio pubblico del territorio comunale’, comprese le aree situate a ridosso di incroci stradali o sotto i semafori. E tale divieto riguarda anche le aree di pertinenza dei trasporti pubblici e i mezzi di trasporto pubblico, dunque è vietato fare l’accattonaggio anche sugli autobus. La violazione del provvedimento sarà sanzionata con multe sino a 500 euro; ovviamente all’atto della contestazione, il trasgressore dovrà cessare il proprio comportamento scorretto; in caso contrario incorrerà nella denuncia penale”.

 


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