Fiume Pescara, da stamattina cessato allarme per il rischio esondazione

03 Aprile 2013   16:43  

“E’ scattato alle 7.06 di questa mattina il cessato allarme per il rischio esondazione del fiume Pescara, partito ieri sera intorno alle 21.30 a causa dell’innalzamento dei livelli sul territorio di Popoli, un episodio che per tutta la notte ha fatto temere la possibilità di un’ondata di piena che era attesa sul capoluogo adriatico all’alba di questa mattina. Subito in nottata è entrato in vigore il Piano di emergenza, con la chiusura al traffico e alla sosta delle due golene cittadine, quella nord e quella sud, sgomberate dai veicoli ancora parcheggiati: posizionate le transenne, portate sul posto in tempo record, per tutta la notte la zona è stata tenuta sotto stretta sorveglianza dalle pattuglie della Polizia municipale, coordinate dal maggiore Paolo Costantini, e dai volontari della Protezione Civile, coordinati da Angelo Ferri. Solo in mattinata la situazione è tornata nella calma e abbiamo riaperto al traffico le due golene, dove comunque resta alta l’attenzione”. Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli in merito allo stato d’allerta scattato nella serata di ieri.

“Il fiume Pescara – ha detto l’assessore Fiorilli – è il nostro sorvegliato speciale da sempre, memori dell’esondazione registrata nel ’92, con danni che mai nessuno ha dimenticato. E ovviamente, a causa del mancato dragaggio degli ultimi anni, la situazione si è fatta ancora più preoccupante e complicata, non tanto o non solo per la situazione del fiume a valle, quanto per l’eventuale aumento delle portate a monte a causa delle piogge o, a breve, anche per lo scioglimento della neve, che inevitabilmente produce effetti inevitabili sulla nostra città, facendo ingrossare il fiume nel tratto che corre all’interno del capoluogo adriatico prima di sfociare nel mare aperto. Ed è proprio quello che è accaduto ieri: mentre a Pescara l’ondata di maltempo è finita intorno alle 20, le piogge sono proseguite in maniera abbondante nelle zone interne, tanto che alle 21.20 in punto è arrivato dal Centro Polifunzionale della Protezione civile della Regione Abruzzo, un messaggio di carattere urgente nel quale è stato segnalato che il fiume Pescara aveva superato la soglia di preallarme in località Maraone, nel Comune di Popoli, addirittura esondando in alcuni punti. Il fiume tanto rigonfio, secondo le previsioni, avrebbe potuto determinare un’ondata di piena su Pescara che, fatti pochi calcoli, sarebbe arrivata in città all’alba di questa mattina. La Polizia municipale, coordinata dal maggiore Costantini, ha subito allertato gli Organi della Protezione civile mentre un sopralluogo sulle banchine ha permesso di verificare l’evidente innalzamento dei livelli del fiume, peggiorato dal vento che, soffiando da nord, creava una sorta di ‘tappo’ impendendo il libero deflusso in mare delle acque. A quel punto, con il Capo Dipartimento della Protezione civile, l’ingegner Amedeo D’Aurelio, abbiamo deciso di disporre, in via cautelativa e prudenziale, la chiusura al traffico e alla sosta delle due golene, nord e sud, posizionando, con l’Ufficio Manutenzioni, le transenne per impedire l’accesso delle auto. Nel frattempo abbiamo allertato tutte le Forze dell’Ordine per allertare in ogni modo la popolazione e favorire lo spostamento delle auto ancora parcheggiate e sul posto abbiamo dirottato quattro pattuglie della Polizia municipale che, con i volontari della Protezione civile, hanno effettuato il monitoraggio e il controllo del Pescara per tutta la notte, registrando un livello del fiume costantemente alto, ma senza mai esondare. Solo alle 7.06 in punto di questa mattina è scattato il cessato allarme: il Pescara è sceso sotto i 30 centimetri rispetto al bordo della banchina, riacquistando il proprio normale deflusso verso il largo, consentendoci dunque di smobilitare la Protezione civile e riaprire alla sosta le aree golenali. Ora il disagio è rappresentato dagli enormi tronchi d’albero trascinati a valle dalla corrente e che rischiano di restare imprigionati nel fango del mancato dragaggio, rappresentando un ulteriore ostacolo per i pescherecci, ma su tale problematica verificheremo come intervenire. Ovviamente, cessato l’allarme, comunque resta alta l’attenzione dell’amministrazione per il possibile ripetersi di simili eventi”.

 

 

 

 


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