Fiume Pescara e pericolo esondazione, istituito un tavolo tecnico

14 Agosto 2012   17:31  

"L'istituzione di un Tavolo tecnico, da convocare entro due settimane, per l'aggiornamento del Protocollo d'intesa interistituzionale stipulato una prima volta nel 2006 per individuare le misure da adottare nel caso di un'esondazione del fiume Pescara e, nel frattempo, l'adozione delle misure di preallerta che l'amministrazione comunale sta gia' attivando, come le sirene d'allarme da sistemare nei punti strategici della citta', come lungo le golene, oltre che il rifacimento di nuovi sondaggi lungo l'intero corso fluviale per misurare l'effettiva profondita' del Pescara. Sono gli interventi piu' immediati decisi stamane nel corso del vertice sul rischio esondazione del fiume convocato dal Prefetto Vincenzo D'Antuono. Un vertice voluto non per fare allarmismo sul territorio, ma piuttosto per essere tutti preparati in caso di piogge abbondati a fronteggiare situazioni di forte rischio, non necessariamente determinate dal mancato dragaggio del porto canale, ma semplicemente dalla particolare e tortuosa conformazione del fiume stesso". Lo ha detto l'assessore alla Protezione civile e vicesindaco Berardino Fiorilli che stamane ha preso parte al vertice convocato dal Prefetto sui rischi connessi alla possibile esondazione del Pescara. Presenti, tra gli altri, anche il viceprefetto De Cesaris, i rappresentanti della Regione Abruzzo, tra cui l'ingegner Raggi, il Comandante Luciano Pozzolano della Direzione Marittima, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e i responsabili di Servizio della Protezione civile comunale. "La riunione odierna - ha ricordato l'assessore - fa seguito all'allarme lanciato nei giorni scorsi dal Capo della Protezione civile Franco Gabrielli circa l'elevato rischio di straripamento del Pescara nel caso di pioggia intensa o anche di una piena a monte. Ma partiamo da un presupposto: sicuramente il mancato dragaggio del porto canale o del letto del fiume e' un'aggravante che ha incrementato il rischio, ma in realta' il pericolo di esondazione del Pescara e' sempre in agguato indipendentemente dal porto ed e' determinato proprio dalla conformazione del fiume che e' storicamente classificato come uno dei piu' esposti a tale possibilita', tant'e' vero che l'esondazione del '92 si verifico' indipendentemente dal porto e tant'e' vero che gia' nel 2006 e' stato sottoscritto un Protocollo d'intesa sul rischio esondazione". 

"Partendo da tale presupposto - ha spiegato Fiorilli - alla Regione Abruzzo e alle Opere Marittime abbiamo chiesto, come Comune, di prevedere un monitoraggio piu' approfondito e dettagliato dell'intero percorso del fiume. Attualmente, a fronte di condizioni di maltempo, la Protezione civile regionale ci invia infatti bollettini di preallerta che pero' tengono conto soprattutto delle criticita' a monte del Pescara, e che ci permettono di eseguire solo valutazioni approssimative circa le condizioni a valle lasciandoci sulle spine sino all'ultimo circa la percentuale di rischio di uno straripamento. Sarebbe dunque necessario incrementare i punti di sondaggio e scandaglio del fiume per avere sempre una percezione il piu' possibile esatta dei rischi. L'amministrazione comunale, intanto - ha detto al Tavolo l'assessore Fiorilli - sta gia' compiendo i propri passi nel senso della prevenzione dei sistemi di allerta rivolti alla popolazione. L'Ufficio comunale della Protezione civile ha gia' predisposto lo scorso febbraio una sorta di Protocollo d'intesa consegnato a tutti gli Enti coinvolti nelle attivita' di prevenzione, tra cui Provincia, Regione e Genio Civile, un documento nel quale abbiamo iniziato a individuare le misure a breve e medio termine da adottare nell'eventualita' di un'emergenza determinata da un'esondazione del fiume, ma soprattutto abbiamo individuato quali sono gli Enti o i soggetti preposti ad attuare determinate azioni. L'amministrazione comunale ha gia' predisposto un Piano anti-esondazione, individuando 15 eventuali punti di criticita' lungo l'intero corso del fiume, con particolare attenzione alla parte piu' a valle dove ci sono insediamenti residenziali e attivita' commerciali di notevole richiamo, come nel centro storico, zone che, in caso di allerta, dovranno essere subito attenzionate, sapendo a priori chi fa cosa, ossia quali Enti e quali soggetti sono incaricati di attuare interventi di tutela dei cittadini che rappresentano la nostra priorita'. Fra l'altro il Piano ricalca sostanzialmente le aree che, in occasione dell'esondazione del '92, furono ricoperte dal fiume, anche se con alcune modifiche dettate dai cambiamenti geo-morfologici del territorio, corrispondenti ad esempio al nuovo insediamento commerciale di Megalo', che nel '92 non c'era, o all'insabbiamento del fiume".

Intanto - ha proseguito l'assessore Fiorilli - una delle misure immediate e' l'installazione, ormai imminente, in citta' di sirene d'allarme, che dovranno essere attivate quale misura di preallerta per la popolazione. Quando si sentira' il suono della sirena, i cittadini capiranno, ad esempio, di dover spostare, entro un'ora al massimo, le proprie vetture eventualmente lasciate in sosta nei parcheggi delle due golene, nord e sud. Il primo passo dev'essere pero' lo stato d'allerta ed ecco perche' e' fondamentale disporre di batimetrie sempre aggiornate lungo l'intera asta fluviale per avere il quadro esatto dell'entita' dei fondali in ogni punto, per poi poter prevedere tutti i possibili scenari di esondazione, a seconda della portata della piena, e durante tale monitoraggio vanno valutate anche le condizioni delle vasche di espansione. La Regione Abruzzo ha piu' volte sottolineato che buona parte del problema per il nostro fiume e' determinato dalla portata delle acque degli affluenti piu' a valle, come il Cigno, a ridosso di Manoppello Scalo, o l'Orfento e l'Orta, che dovremo tenere sotto stretto controllo. Nel frattempo abbiamo confermato la volonta' di posizionare in modo preventivo i jersey nei punti eventualmente critici: quando scatta l'allarme le popolazioni residenti lungo l'argine dovrebbero essere invitate ad allontanarsi o, perlomeno, a sistemarsi nei piani piu' alti delle abitazioni. Infine dovremo individuare i soggetti che dovranno occuparsi della chiusura al traffico delle strade che rischiano di essere invase dall'acqua per impedire l'accesso a chiunque. Ovviamente queste sono le misure a immediata scadenza; per le soluzioni a lunga scadenza abbiamo gia' previsto la realizzazione e installazione di porte automatiche mobili a chiusura stagna da sistemare, ad esempio, nel varco che dal parcheggio della golena sud porta direttamente in via delle Caserme, in via Orazio, o a ridosso del ponte Capacchietti, senza dimenticare il progetto gia' in itinere di rifacimento degli argini, collegato alla costruzione del Ponte ex Camuzzi. E l'amministrazione sta gia' realizzando un vademecum da distribuire a cittadini e attivita' per indicare le misure minime di prevenzione da seguire in caso di un'esondazione, ovvero scattato l'allarme acustico, abbandonare i siti prossimi al fiume, o, se troppo tardi, raggiungere i piani piu' alti dei fabbricati, segnalando la propria posizione per i soccorsi e indicheremo anche eventuali punti di raccolta nel caso della presenza di sfollati. Tali misure - ha ancora detto l'assessore Fiorilli - andranno ora ricondotte al Tavolo di lavoro interistituzionale che andremo a istituire e che si riunira' entro massimo due settimane per rielaborare e aggiornare il Protocollo d'intesa del 2006, registrando, ad esempio, tutti i cambiamenti subiti dal corso fluviale negli ultimi sei anni, ma anche i nomi dei nuovi referenti da allertare in caso di emergenza".


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