Folla ai funerali del giovane ucciso nel pub, ricercato l'omicida, rinnegato anche dalla famiglia

19 Settembre 2017   10:27  

"La prima cosa che mi sento di dirvi è non perdiamo la speranza. La stessa speranza che lui ha saputo dare ad alcune persone. Nella morte di Antonio non c'è la volontà di Dio. Non c'è nulla che Dio abbia potuto condividere in questa situazione". Così don Nando nell'omelia ai funerali di Antonio Bevilacqua, il 21enne rom ucciso nella notte tra venerdì e sabato in un risto-pub di Montesilvano con un colpo di fucile al volto.

Alla cerimonia, nella chiesa di S.Antonio, hanno preso parte centinaia di persone, tra cui molti giovani. In testa al corteo, che è partito dall'abitazione della famiglia Bevilacqua, c'era la banda, la cui musica ha accompagnato il feretro fino alla chiesa.

Presente, insieme ai familiari, anche il padre del 21enne, che ha ottenuto un permesso dal carcere di Pescara, dove sta scontando una condanna per omicidio.

Intanto proseguono le ricerche del killer da parte dei Carabinieri: i sospetti ricadono su un 46enne, al momento irreperibile, che, prima dell'omicidio, avrebbe litigato con Bevilacqua all'interno del pub.

Intanto la mamma del ricercato lo invita a costituirsi, e la figlia ancora incredula dell'azione fatta dal padre, piange Antonio l'amico di sempre.


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