Fondazione Donne in Musica: ''Ora basta, quote rosa nei CdA delle istituzioni musicali italiane''

05 Luglio 2013   17:51  

Quote rosa nei CdA delle istituzioni musicali. E' la richiesta emersa dal meeting organizzato a Fiuggi dalla Fondazione Donne in Musica, che ha riunito compositrici, musiciste, musicologhe e esponenti di associazioni provenienti dai quattro angoli del Pianeta.

L'appello per la presenza femminile nelle istituzioni, fatto da Patricia Adkins Chiti, presidente della Fondazione, riflette anche i contenuti della petizione fulcro del Progetto europeo Wimust (Women in Music Uniting Strategies for Talent), per l'applicazione della Risoluzione europea che ha sancito la parita' di trattamento e di accesso tra donne ed uomini nei settori dell'arte e dello spettacolo.

- Le donne rappresentano oltre il 50% della forza-lavoro in campo artistico - ha fatto notare Chiti - ma l'89% delle istituzioni artistiche europee e quasi la totalita' di quelle italiane sono dirette da uomini.

La petizione, rivolta ai Ministeri della Cultura ed a quelli dell'Istruzione, ai dicasteri ed alle Commissioni per le Pari Opportunita' ed ai parlamentari dei singoli Paesi, chiede che vengano introdotti nelle legislazioni nazionali i contenuti della Risoluzione del Parlamento europeo. In particolare, si invitano gli Stati membri a cancellare le discriminazioni di genere in ogni declinazione della cultura, sotto il profilo della produzione culturale o della gestione di Istituzioni, accademie ed universita'; attuare una reale parita' di trattamento economico tra uomini e donne in ogni ambito culturale; consentire la vigilanza sull'effettiva realizzazione di tali politiche di genere, attraverso analisi comparative e statistiche, attualmente del tutto assenti in Italia e in Europa. 


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