Francesco Schettino, polemiche per l'intervista in tv: "Ho le vittime sulla coscienza"

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11 Luglio 2012   11:11  

In queste ultime ore sta facendo discutere tantissimo l'intervista a Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia naufragata lo scorso 13 gennaio, andata in onda su Canale 5. L'uomo ha affrontato tutti i temi più scottanti della vicenda, a cominciare dalle trentadue vittime del naufragio: "E' normale che me le senta sulla coscienza", ha dichiarato. A proposito di Domnica Cemortan, invece, ha chiarito che era solo una persona con cui farsi "due risate". Sui principali social network è scoppiata una furiosa polemica, con commenti di molti utenti più che indignati, per la cifra rilasciata per l'esclusiva che, secondo alcune indiscrezioni, si aggirerebbe intorno ai 57mila euro. Fonti vicine sia all' intervistato che a Mediaset, però, hanno giudicato l'importo in questione "nettamente superiore alla realtà".

Nel corso dell'intervista, Francesco Schettino ha parlato a 360 gradi, cominciando dall'ormai celeberrima telefonata col capitano Gregorio De Falco che, ha assicurato, non gli fa "nessun effetto". Gli ordini impartiti, infatti, e quel famosissimo "vada a bordo", a suo dire, non potevano essere eseguiti da nessuno e in nessun modo. L'ex comandante  della Concordia ha tenuto a chiedere scusa a tutti, precisando però di considerarsi "vittima". "Questa cosa che è successa, che è un sentimento indescrivibile, è ben minore dell'affetto di una madre che perde una bimba sicuramente, è incommensurabile. Però la perdita della nave per un comandante è qualcosa...non esiste un metro di dolore", ha sottolineato. L'uomo ha poi confessato tutta l'amarezza che prova: "Ho la pace su quello che potevo fare, ma accettare quello che è successo, assolutamente no. Ma devo essere forte abbastanza da poterci convivere". Quanto ai familiari delle vittime, Francesco Schettino ha fatto sapere di non aver avuto ancora nessun contatto con loro, tranne che "in una circostanza, ma preferirei non parlarne, è una scelta fatta da me". Il ricordo, comunque, è sempre presente nella sua mente e, svela, "mi farebbe piacere incontrare tutti".

Riguardo agli ordini ricevuti dalla Capitaneria, nel corso dell'intervista Francesco Schettino ha dichiarato: "Io da comandante non ho mai dato un ordine che non possa essere eseguito, cioè lui ha richiamato un dovere senza capire che non poteva essere fatto", in riferimento al "vada a bordo" pronunciato con impeto da Gregorio De Falco.

Quest'ultimo, secondo Francesco Schettino, "non aveva considerato che la nave sul lato dritto era affondata", e che lui avrebbe dovuto fare "trecento metri a nuoto, cioè buttarmi in acqua fare il giro della prora, vedere la biscaggina, col cellulare da preservare, perché nel frattempo dovevo parlare con l'unità di crisi". L'ex comandante ha infine ribadito: "Facevo una cosa molto più seria. Ascoltare quella telefonata non mi ha fatto nessun effetto".


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