Fratelli d'Italia e AN dico NO a soppressione 4 punti nascita in Abruzzo

09 Aprile 2015   16:34  

 Il Coordinamento regionale di Fratelli d'Italia-An esprime, in una nota, "solidarieta' e vicinanza ai cittadini dei comuni di Atri, Ortona, Penne, Sulmona e di quelli limitrofi, che saranno interessati, nelle prossime settimane, dalla chiusura dei punti nascita dei relativi nosocomi; cittadini che non ci stanno a subire sulla propria pelle le scelte sciagurate del duo D'Alfonso - Paolucci, e che in questi giorni stanno ricorrendo a forme di protesta estrema per chiedere la revoca del decreto Commissariale numero 10/2015".

Una scelta, quella della chiusura dei punti nascita - afferma la nota - basata solo sui numeri e finalizzata esclusivamente ad accelerare l'uscita della sanita' abruzzese dalla lunga fase commissariale.

Una decisione che non tiene assolutamente conto delle distanze spesso notevoli fra l'ospedale hub e l'ospedale spoke, e in particolare ignora la specificita' della conformazione geografica soprattutto dell'Abruzzo interno, mettendo in serio pericolo la vita delle madri e dei nascituri.

L'assessore regionale alla Sanita' Paolucci - sostiene il Coordinamento regionale di ratelli d'Italia-An - continua a gettare fumo negli occhi parlando di una maggiore sicurezza nel partorire nei punti nascita rimanenti che, a suo dire, verranno potenziati, e trincerandosi dietro astrusi acronimi come 'Sten' e 'Stam' che altro non sono che semplici ambulanze adibite al trasporto della madre o del nascituro, ignorando che l'effetto immediato di simile scelta sara' un incremento dei parti programmati e quindi di tagli cesarei con il rischio di contravvenire ai principi statuiti dall'Oms.

Per tutte queste ragioni - conclude la nota - Fratelli d'Italia-An dice 'no' al taglio dei quattro punti nascita degli Ospedali di Atri, Ortona, Penne e Sulmona, e chiede con forza che il governatore D'Alfonso revochi il decreto commissariale di soppressione". 


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