Frequentazioni pericolose, Cialente silura Pietrucci. A seguire spiegazioni su FB

04 Luglio 2013   09:33  

In tempi di politica 2.0, dopo il siluramento del capo di gabinetto Pierpaolo Pietrucci da parte sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, i protagonisti di questa vicenda danno spiegazioni e si confidano con i loro ''amici'' su facebook.

Il motivo della rimozione è, a dire del sindaco, la frequentazione da parte di Pietrucci di ''persone che creano continuamente problemi all'amministrazione con attacchi molto gravi", con riferimento "a un giornalista locale".

Pietrucci parla invece, in modo sibillino, di ''tempi bui'' e di ''timore scomposto di un rinnovamento della politica che si vuole soltanto a parole''.

Pietrucci è uno dei papapili candidati alle Regionali, oltre che consigliere provinciale. 

CIALENTE: ''LA FORMA E' LA SOSTANZA, E' VENUTA MENO LA FIDUCIA''

Pensavo, sbagliando, che la vicenda della rimozione del mio Capo di Gabinetto, potesse esser confinata ad un comunicato stampa. Sbagliavo, perchè è chiaro che la città si interroga o meglio mi interroga. Poichè occore essere trasparenti, spiego, anche per fare chiarezza rispetto a stranissime ricostruzioni che leggo, di ritorno da una faticosa gornata a Roma, su siti e post in fb.

Si è ripetuta una vicenda che avevo già vissuto in passato con il Direttore Generale Cordeschi.

Il fatto che i miei più stretti collaboratori, quelli più stretti in assoluto, si incontrino con i miei più duri avversari (parola grossa definirli avversari, ma tanto per rendere l'idea) mi sta bene se lo fanno come privati cittadini. Non possono farlo se sono Direttore Generale o Capo di Gabinetto.

Avevo chiesto ripetutamente al mio Capo di Gabinetto di evitare questi atteggiamenti che sono retaggio di un modo oscuro di fare politica in questa città dove il gossip e la calunnia tentano di assurgere a valenza politica, quando invece sono armi di pressione, a volte mafiosa.

Pierpaolo Pietrucci non ha inteso accogliere il mio ripetuto invito, dettato dalla mia convinzione che in politica la forma è sostanza, per cui, come già gli avevo spiegato, avendo perso la mia fiducia in lui, sono stato costretto a privarmi della sua preziosa collaborazione.

Fiducia perchè non posso pensare che informazioni riservate me le ritrovi su qualche giornale, che manipola una parola detta in buona fede, oppure che i miei assessori, sottoposti a veri linciaggi, anzichè poter contare su un sostegno solidale, vedano il mio più stretto collaboratore a braccetto con chi li offende. In questa città esistono ragnatele pesanti, tipiche forse di una certa provincia. Quando diventano strumenti di pressione politica si entra nel patologico.

Noi siamo per guarire da questa patologia. L'ho più volte spiegato, anche a Pierpaolo. Non intendo impedirgli di fare le sue scelte nei rapporti personali o politici, ma non può farlo come mio Capo di Gabinetto.

Tutto qui. Un esempio? Se Patroni Griffi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il più stretto collaboratore di Letta, Enrico, si incontrasse spesso con Grillo o con Maroni, cosa direbbero i Ministri ed i cittadini? Secondo me non capirebbero. Qualcuno mi può dire che in politica si può anche ritenere giusto parlare o peggio ancora trattare con il più duro degli avversari.

Ma questo lo decide il Sindaco, se e come, con quali limiti, soprattutto di decenza. Non kl Capo di Gabinetto. Smentisco qualsiasi altra lettura che può essere data di quanto accaduto.

Trovo soprattutto idiota che si parli di un conflitto generazionale, quando se qualcuno sta cercando di dare spazio ai giovani, quello sono io. Però i giovani devono , a mio modestissimo avviso, apprendere bene le regole della politica. La prima è che la forma è sostanza

PIERPAOLO PIETRUCCI: ''LA MAFIA SI RICONOSCE DAI COMPORTAMENTI''

Da vecchio studente di giurisprudenza ho imparato dal Procuratore Generale Nicola Trifuoggi che la mafia si riconosce prima di tutto dai comportamenti, a cominciare dall'annientamento di chi diventa scomodo, che a farlo fuori sia una pallottola di lupara o la macchina del fango.

I giornalisti (categoria alla quale appartengo essendo iscritto all'Ordine) frequentano il Comune ed io parlo con loro, come con tutte le altre persone, sia fuori che dentro , cosa che rientra nei doveri del Capo Ufficio di Gabinetto, che costituisce una cerniera tra il vertice politico e l'apparato amministrativo da una parte e quelli che sono i naturali interlocutori della pubblica amministrazione..

Inoltre quello che esce sui giornali il giorno dopo non lo sappiamo e quindi io dovrei togliere preventivamente il saluto a tutti i giornalisti, nell' eventualitá o nel dubbio che l'indomani le testate su cui scrivono possano condurre attacchi contro l'amministrazione...

Appartengo ad un'area e ad un partito politico la cui storia è fatta di donne e uomini che hanno dato la vita per difendere la libertà e in primis la libertà d'informazione, anche quando andava contro i propri interessi....

Tuttavia l'esiguita' della motivazione rispetto alla enormitá delle conseguenze e a fronte di anni in cui mi sono sudato una fiducia che Massimo Cialente ha avuto mille modi per verificare, anche rispetto a questioni delicate e complesse, mi portano a pensare che talvolta, quando i giovani smettono di fare numero e rivendicano il diritto di parola e anche di dissenso, contro i poteri forti, diventano scomodi e vittime del "tiro al piccione".

Purtroppo devo constatare come anche al'Aquila si ricorra a prove di forza, come quelle che si sono viste ad altri livelli, in tempi bui, per il paese, nel timore scomposto di un rinnovamento della politica che si vuole soltanto a parole. Grazie.

A tutta la città, LA MIA CITTÁ, alle persone che conosco, che ho conosciuto in questi anni e a quelle che non conosco, che in queste ore mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, la stima e la loro solidarietà e grazie alle quali, lungi dal sentirmi sconfortato, mi sento invece rafforzato nelle idee e nelle opinioni che da uomo libero quale sono sempre stato, mi sento di portare avanti!!!!!!

Vi ringrazio uno ad uno !!! spero che insieme alla mia figura istituzionale non venga annientato proprio quello che in tanti anni ho faticosamente costruito: per la prima volta l'ufficio di Gabinetto del Comune dell'Aquila é stato percepito come "casa dei cittadini", aperta a tutti, ai loro bisogni e per ascoltare e trovare risposte alle loro esigenze, senza pregiudizio alcuno.

Grazie a tutti i colleghi, dipendenti del Comune, in primis gli operai e l'intero corpo di Polizia Municipale, unitamente al personale delle aziende municipalizzate in cui ho trovato sempre un rapporto di rispetto e leale collaborazione e che in queste ore mi hanno fatto sentire forte la loro solidarietá.

La storia dirá chi ha regione sperando che le ragioni, come purtroppo é accaduto in passato, non vengano comprese troppo tardi. Da domani per me inizia un nuovo percorso, SEMPRE A SERVIZIO DEGLI AQUILANI! GLI UNICI DEI QUALI MI SENTO DIPENDENTE.

Resta l'amarezza di continuare a pensare di aver pagato piú per le mie idee e per ciò che ho avuto il coraggio di affermare, che non per la mia condotta...''

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore