Il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identita' ed il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l'intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene, anche nel I semestre 2013 si conferma avere dimensioni di assoluto rilievo; e per il periodo Natalizio, con il fisiologico incremento degli acquisti, si prevede una accentuazione.
Malgrado questo, non sembra destare un adeguato allarme sociale. In effetti, nonostante la crisi economica e la conseguente contrazione dei finanziamenti richiesti ed erogati alle famiglie, dalle analisi presentate nell'ultima edizione dell'Osservatorio Crif sui furti di identita' e le frodi creditizie risulta che nel nostro Paese questo fenomeno criminale non accenna minimamente a diminuire (+12,5% nei primi 6 mesi dell'anno).
Relativamente all'Abruzzo solamente nel I semestre 2013 sono stati intercettati 170 casi.
Inoltre, considerando la contemporanea contrazione dei finanziamenti concessi, nei primi 6 mesi dell'anno in corso il rapporto tra il numero di frodi creditizie e i crediti concessi e' risultato in crescita del 6,8% rispetto al primo semestre 2012.
Entrando maggiormente nel dettaglio, in Regione il primato spetta alla provincia di Pescara, con 58 casi rilevati.
A seguire le province di Chieti (44), Teramo (35) e L'Aquila (33), dove pero' si registra l'incremento piu' consistente rispetto al pari periodo 2012, con un +22,7%.
"Da quando abbiamo iniziato a monitorare sistematicamente questo fenomeno criminale, a partire dal 2005 - spiega Beatrice Rubini, direttore della linea MisterCredit di Crif - abbiamo rilevato un incremento pressoche' costante dei casi ma, purtroppo, non sembrano essere cresciute in proporzione la consapevolezza e l'attenzione da parte dei cittadini, nemmeno nelle fasce di popolazione piu' giovani.
Al contrario, i dati del nostro Osservatorio dimostrano che sono ancora una volta soprattutto gli under 30 ad essere i piu' colpiti dal furto d'identita' e dalle frodi creditizie, plausibilmente in quanto particolarmente esposti alla circolazione di propri dati personali sul web.
E per l'imminente periodo Natalizio ci aspettiamo, come purtroppo sempre accade, un picco di casi coincidente con l'accentuazione dei consumi finanziati durante le festivita' di fine anno".