Furti nei negozi, l'81% dei titolari: "Lasciati in balìa dei ladri"

"Criminalità in aumento perché c'è impunità"

27 Novembre 2014   12:44  

Una grande perdita di fiducia nell'azione delle istituzioni è quanto traspare dai risultati di un questionario cui sono stati sottoposti alcuni commercianti del Teatino in merito alla piaga della criminalità.

I risultati del sondaggio, promosso dalla Confcommercio, sono stati resi noti nel corso di una conferenza presso Palazzo d'Avalos di Vasto: i dati raccolti, per quanto prevedibili, non possono comunque non suscitare una certa amarezza.

Scarsissima fiducia nel lavoro di contrasto alal criminalità da parte delle istituzioni, ricorso sempre più massiccio a sofisticati impianti d'allarme e soprattutto crescente paura a seguito dei furti e dei taccheggi subìti. Su 92 commercianti intervistati, ben il 62% ritiene che il livello di sicurezza sia "molto peggiorato", ed addirittura il 95% sostiene che "la crisi abbia determinato un aumento del degrado sociale a causa dei piccoli furti compiuti da persone con evidenti difficoltà economiche".

Quanto alle cause, l'81% degli intervistati le individua in una sempre più diffusa percezione di "impunità e mancanza di certezza della pena". Riguardo invece le possibilità di prevenzione, per l'80% dovrebbero essere applicate "leggi più severe", mentre il 63% ritiene che dovrebbero essere adoperati "maggiori interventi preventivi e repressivi delle forze dell'ordine".

La presidente provinciale della Confcommercio Marisa Tiberio, al riguardo, ha rimarcato come "fenomeni come furti, usura, taccheggio ed abusivismo commerciale frenano la libertà d'impresa e la crescita del settore".


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