Furto reliquia Wojtyla: Antiplagio insiste su pista satanica

29 Gennaio 2014   12:27  

"Dopo il furto avvenuto a L'Aquila della reliquia del sangue di Papa Wojtyla, Osservatorio Antiplagio ha ventilato a ragion veduta la pista satanica perche' ha esaminato la situazione delle sette abruzzesi segnalategli dal 1994 ad oggi. Non escludendo che eventuali satanisti possano anche provenire da altre regioni, l'Abruzzo conta sparuti gruppi satanici, ma svariate denunce di profanazioni e messe nere".
Ad intervenire nuovamente sul furto sacrilego avvenuto nel santuario aquilano di San Pietro della Ienca, alle falde del Gran Sasso aquilano, e' il coordinatore nazionale dell'Osservatorio, Giovanni Panunzio, insegnante di religione.

I carabinieri, tuttavia, pur non escludendo alcuna ipotesi, prediligono altre piste, in particolare quella locale: un furto su commissione o un "dispetto" fatto al presidente dell'associazione San Pietro della Ienca, Pasquale Corriere. Al vaglio degli investigatori anche una serie di tabulati telefonici, continue perlustrazioni su stradine, anfratti e casolari limiterofi alla chiesetta dedicata a papa Giovanni Paolo II e l'audizione di persone ritenute informate sui fatti.
"A Pescara - ricorda Panunzio - nel 1998 e' stata individuata una setta femminile devota al demone femmineo Volac, evocato nei giorni precedenti il primo febbraio, data del capodanno satanico.

Dal 2000 al 2006 nell'aquilano sono state rinvenute tracce e disegni di pratiche riconducibili al satanismo millenaristico, tra cui reperti di rituali sacrificali nelle tombe profanate dei cimiteri di Santo Iona e Paterno. Simboli satanici sono stati ritrovati anche nella Valle Roveto. Nel 2008 a Civitella Messer Raimondo e' stato devastato il camposanto, dove vengono sepolti i bambini morti prematuramente.
Nel 2009 ad Avezzano ignoti vandali hanno imbrattato i muri della Curia e di una libreria cattolica, con croci rovesciate e scritte inneggianti alla violenza".
 

 "Nello stesso anno - ricorda ancora l'Osservatorio - in Cattedrale due ragazzi sono stati sorpresi a scheggiare con un coltello un'immagine del Cristo. In tutto il circondario, tra il 2008 e il 2010, la Procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un fascicolo su diversi episodi, come il furto delle ceneri di fra' Tommaso da Celano: dopo aver svuotato l'ampolla, i ladri l'hanno rimessa al proprio posto.
Gli esperti e le autorita' avevano detto allora che generalmente le ceneri e le reliquie vengono utilizzate per le messe nere.
Nel 2012 al cimitero di Canistro sono state profanate due tombe. Sempre nel 2012, a Vasto, sono stati scoperti riti satanici all'interno del palazzo Genova-Rulli, con una bambola dagli occhi rovesciati appesa al soffitto ed un pentacolo azzurro sulla fronte, insieme a liquidi organici immolati al demonio. Nel 2013 a Ripa Teatina e' stata segnalata una struttura sanitaria abbandonata, utilizzata per rituali satanici e violenze su giovani ragazze.

Nel resto d'Italia - rende noto l'Osservatorio Antiplagio - i numeri dei gruppi satanici sono i seguenti: Basilicata 4, Calabria 15, Campania 38, Emilia Romagna 38, Friuli Venezia Giulia 5, Lazio 50, Liguria 24, Lombardia 65, Marche 22, Molise 2, Piemonte 54, Puglia 33, Sardegna 13, Sicilia 45, Toscana 37, Trentino Alto Adige 3, Umbria 10, Valle D'Aosta 2, Veneto 35. Le segnalazioni sul satanismo giunte al comitato Antiplagio dal 1994 sono state circa 2.200.

L'eta' media dei cittadini coinvolti e' 35 anni: di questi il 53% sono donne, il 47% uomini.

I delitti piu' comuni associati alle pratiche sataniche - conclude Panunzio - sono: offesa alla religione mediante vilipendio di persone o cose, furto, violenza carnale, maltrattamenti, tortura e uccisione di animali, profanazione di chiese, necrofilia, uso di stupefacenti, vilipendio di tombe, induzione al suicidio, omicidio".


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