Gian Antonio Stella:''Gli aquilani chiedevano il modello Friuli, li hanno trattati come terroni''

06 Aprile 2013   15:45  

Alcuni passaggi dell'intervento del giornalista Gian Antonio Stella nel corso del convegno-dibattito sul tema "Ricostruiamo la legalità... partendo dall'Aquila", a cura dell'Associazione nazionale magistrati e dell'Associazione Libera.

''La lentezza e la mancata ricostruzione dell'Aquila sono il frutto più vistoso di una profonda arretratezza culturale di un'intera classe dirigente.

''Io ho seguito da vicino ciò che è accaduto nel post-terremoto del Friuli. Dove le scelte sono state diverse. Gli aquilani volevano essere trattati come i friuliani, invece li hanno trattati come terroni. Qualcuno ha pensato: 'Gli diamo uno spumante, una torta e una tv e sono contenti.' Anche in Friuli volevano fare una newtown anche lì c'era un architetto che voleva coprire come una cupola di plexiglas il duomo di Venzone. Ma questo per fortuna non è accaduto.''

"E sono pertanto stupefatto di come Luciano Di Sopra uno dei protagonisti di quella buona ricostruzione non ha ricevuto neanche una telefonata qui da L'Aquila. Questo ti l'idea del disinteresse per l'esperienza altrui, l'incapacità da parte della classedirigente di imparare dalle buone pratiche".

''Una brutta pratica, è invece Gibellina in Sicilia. Invece di ricostruire hanno fatto uno scempio con cemento pessimo. è un monumento alla superbia degli architetti estrosi che hanno rifatto un paese grottesco in cui però non avevano previsto che ci doveva vivere la gente. Pensate alle piazze che ricordano un quadro di De Chirico. Senza un albero, con il cando che fa in Sicilia.'' 

''A proposito di legalità, un mafioso un giorno mi disse: siamo venuti in Veneto ad investire i nostri soldi perchè qui hanno la morale elastica. E poi parlavano  la lingua, cioè in dialetto, e così nessuno può immaginare chi c'è davvero dietro di loro''.

''Ho fatto due conti: per la ricostruzione dell'Aquila sono state fatte 5 leggi speciali, 21 direttive, 51 decreti della struttura tecnica di Missione,  62  ordinanze di protezione civile, 152 decreti commissariali e così via. Un accumulo di regole, e nell eccesso di regole si muovono bene soprattutto i delinquenti.''

di Filippo Tronca
immagini di Marialaura Carducci

 

 


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