"Gianni Chiodi... chi?!?" Anche per questo si stamperà "la Regione" costo pubblico 120mila euro

"Innovativa rivista cartacea nelle innovative edicole"

07 Ottobre 2013   15:49  

Alla Giunta di Gianni Chiodi non è bastato ricevere in eredità da Ottaviano Del Turco l'ufficio stampa più grande e attrezzato tra gli enti regionali abruzzesi, oggi si decide di creare sulle more di una testata giornalistica esistente un'altra struttura dipendente dalla sua giunta, ma in parte privata.

Tutto è pubblicato sul numero 31 del 4 settembre 2013 del Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Telematico – BURAT, nel quale si apre un provvedimento amministrativo relativo alle procedure di gara per la pubblicazione del periodico “La Regione Flash Abruzzo” che sara’ prodotto dalla Struttura Speciale di Supporto Stampa della Giunta Regionale e distribuito attraverso la rete delle edicole abruzzesi.

ALTI I COSTI PER L'AMMINISTRAZIONE

Il bando è decisamente ricco per creare una struttura che non solo stampi il giornale, ma lo rediga nei contenuti e nella grafica e poi lo distribuisca nelle edicole.

I punti cardine del procedimento sono:

1) Inserire come direttore responsabile Carlo Gizzi e come vice-direttore Sante Iavarone, già all'interno della struttura regionale, integrare le due figure con un giornalista iscritto da almeno 10 anni all'Ordine dei Giornalisti pagandolo almeno mille euro a numero, un grafico/impaginatore ed un segretario di redazione;

2) Stampare il giornale in almeno 50mila copie, ma la tiratura potrebbe essere portata a 60mila se avrà successo. Inoltre dovranno essere realizzate 2mila locandine con cadenza quindicinale per pubblicizzare nelle edicole il giornale.

Ogni numero verrebbe a costare non meno di 12mila euro lordi di fondi pubblici.

COME RECITA IL BANDO

RITENUTO OPPORTUNO di provvedere alla stampa, alla pubblicazione e alla distribuzione di n. 10 numeri della rivista Regione Flash Abruzzo, con periodicità quindicinale, per un costo complessivo di euro 120.000,00 al lordo di IVA e di ogni altro onere,  la cui imputazione può essere riferita, come individuato dal comma 2 del citato art. 17 della L.R. 9 gennaio 2010, n. 1, per 100.000,00 euro sul cap. di spesa 02.01.008 – 11416, Allegato B e per 20.000,00 euro sul cap. 02.01.008 – 11448 “attività di informazione al cittadino” per la parte relativa alla distribuzione presso le edicole regionali della rivista in oggetto, che presentano la necessaria disponibilità;

LA BEFFA DELLE MOTIVAZIONI

La contestata, ma alla fine vittoriosa dirigente del servizio e non giornalista Vanna Andreola motiva la decisione di tornare alla carta stampata andando contro tutto il mondo editoriale privato in questo modo:

"...è stato verificato che ,una parte di questo pubblico ignora il nome dell'attuale presidente della Regione e non sa indicare le differenze tra Consiglio e Giunta regionale e nemmeno la loro localizzazione geografica". 

Poi continua parlando del "nuovo" media:

"Si è scelto questo mezzo di diffusione in quanto, oltre ad essere il più capillare, è anche quello meno costoso e inoltre raggiunge un pubblico effettivamente motivato perché chiede espressamente il giornale..."

Il giornale costerà "poco" e il ricavato sarà trattenuto dall'edicolante per stimolarlo a dargli risalto in edicola:

"...avrà un prezzo di copertina di 0,30 euro che saranno interamente trattenuti dal gestore del punto".

Prodotto editoriale nuovo dopo l'avvento del web e di internet:

"Trattandosi di un prodotto editoriale nuovo se paragonato all'attuale scenario della informazione modificatosi in conseguenza dell'invasione dei giornali online [...] i giornali online si riferiscono ad un pubblico costituito prevalentemente da 'addetti ai lavori' e da una determinata fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni che sono scarsamente interessati alle tematiche di natura istituzionale e politica".

Agricoltori, pensionati e casalinghe troppo indietro per il web, per non parlare degli abitanti dei piccoli borghi:

"Resta scoperta dalla comunicazione istituzionale via internet, la larghissima fascia di cittadini che costituiscono lo zoccolo duro della 'pubblica opinione' come pensionati, lavoratori, casalinghe, impiegati, commercianti, agricoltori, artigiani, residenti nelle città e nei piccoli centri, che fanno un uso molto contenuto dei mezzi informatici e che sono tenuti al di fuori del sistema di comunicazione istituzionale: anche se non si dispone di dati statistici, è stato verificato che, una parte di questo pubblico ignora il nome dell'attuale presidente della Regione e non sa indicare le differenze tra Consiglio e Giunta regionale e nemmeno la loro localizzazione geografica".

Innovativa nella comunicazione istituzionale e nella distribuzione nelle edicole:

"Una pubblicazione caratterizzata da una linea editoriale così innovativa - se riferita al panorama della comunicazione istituzionale in senso stretto - non poteva che essere distribuita in maniera altrettanto innovativa: la rete delle edicole".

Infine la chicca del bando, il collaboratore giornalista scelto non dall'aggiudicatario del bando ma dal direttore responsabile:

Il concessionario sottoporrà al direttore responsabile della pubblicazione una rosa di almeno 5 curricula di altrettanti candidati.

Al contrario le altre due figure, il grafico e il segretario di redazione possono essere anche già dipendenti dell'impresa aggiudicataria, non interessa se non dare uno sguardo e valutare i curricula proposti:

"Per i restanti componenti dello Staff, sarà cura del concessionario individuare il grafico e il segretario di redazione tra il personale della ditta stessa che dovrà essere in possesso di comprovata esperienza da dimostrare attraverso relativi CV..."

L'ABRUZZO CHE MASCHERA LA SUA ARRETRATEZZA CON MOTIVAZIONI RISIBILI

Sono 120mila euro di soldi pubblici spesi anche per far conoscere il nome del Governatore abruzzese Gianni Chiodi, come dice la dirigente Vanna Andreola, sono 120mila euro per mascherare l'incapacità di compensare quel digital divide che spacca in tantissimi pezzi la nostra regione.

Non ci si venga, però, a dire che un giornale venduto in edicola è innovativo, insomma saremo anche una regione di pastori, casalinghe, agricoltori e pensionati ma l'anello al naso non lo abbiamo e che ci creda o no il Governatore Chiodi la regione che governa è molto più sviluppata di quello che crede, nonostante la mancanza di quelle infrastrutture pubbliche (trasporti, wifi, ADSL) che non dovrebbero mancare o essere vetuste in un paese del "primo mondo".

Aspettiamo di vedere il giornale in edicola e ne chiederemo la tiratura, quella del venduto, e poi vedremo chi è veramente innovativo, se il pubblico o i tanti privati che si spaccano la schiena per aggirare le mancanze del pubblico.

In bocca al lupo ai colleghi ed al loro prodotto d'innovazione...


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Gianni Chiodi e Silvio Berlusconi
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