Giochi Lotto per L'Aquila, Cialente: "Dopo 4 anni il Tesoro non chiarisce dove sono finiti i soldi"

24 Maggio 2013   17:59  

I fondi dei giochi dello Stato?

"Mai arrivati"

Cialente torna a parlare dei fondi per L'Aquila che dovevano arrivare dagli introiti dei giochi del Lotto

Subito dopo il terremoto del 2009, con il decreto 39, lo Stato deciso di creare nuovi giochi del Lotto, i cui introiti dovevano andara a L'Aquila.

"Quesi soldi qui non si sa quanti sono e quanti ne siano arrivati - chiarisce il sindaco Massimo Cialente - sono soldi che sono andati a finire nel Bilancio dello Stato, sono soldi di cui non abbiamo avuto traccia. Giorni fa ho proposto proprio che si usasse per pagare il mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. Ormai è nel calderone. E mi creda, c'era ritrosia del Tesoro a spiegare la fine di quelle risorse".

Per quei soldi infatti nei mesi scorsi la senatrice Stefania Pezzopane ha presentato un'interrogazione parlamantare, che ancora non ha risposta, per conoscere l'entità dei fondi, e la loro finale destinazione.

"Spese di emergenza, progetto Case, dove e quanti soldi siano stai utilizzati a me non è mai stato noto - chiarisce il Sindaco- con quei soldi avremmo avviato con tranquillità la ricostruzione".

E suigli altri fondi spiega:

"Molti soldi della solidarietà degli Italiani sono andate alla Caritas con la quale abbiamo problemi, noi siamo il Comune e dovremmo decidere un po', la Caritas vuole decidere lei. Altra parte, nove milioni, è andata alla Regione, che li sta gestendo in moldo "clientelare". Solo una quota di 4 milioni viene al Comune dell'Aquila, e anche lì è la Regione che vorrebbe decidere cosa fare".

Altri fondi sono quelli del CD "Domani": " E' Jovanotti la persona con cui abbiamo più rapporti, e li stiamo utilizzando per il Teatro San Filippo, per il quale sono già partiti i lavori".

E i fondi delle Amiche per L'Abruzzo: "A giorni partirà il cantiere per ricostruire la Scuole de Amicis. Tra un paio d'anni potrò invitare le ragazze che potranno dire di aver cisotruito la scuola. Certo mi diranno che la volevano subito, come mi disse la Nannini, ma cercai di spiegare, più facilmente alla Pausini che ha visto di persone, che solo per redigere un progetto di assoluta sicurezza, c'è voluto tempo. L'importante è che i soldi sono stati impegnati per la progettazione, e seranno spesi per una casua splendida, quella di ridare "la scuola" alla città".


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