Giovani progettisti in aiuto del Comune per velocizzare ricostruzione? Si apre il dibattito

14 Ottobre 2013   12:50  

"Il Sindaco dell'Aquila cerca giovani progettisti per i lavori in Comune. Un'esigenza che avevamo previsto e che avevamo in qualche modo anticipato, proponendo piu' di un anno e mezzo fa il finanziamento di cinque borse di studio per il tirocinio, nelle strutture amministrative dedicate alla ricostruzione, di giovani laureandi in ingegneria e architettura, che avessero presentato tesi di laurea aventi come oggetto la ricostruzione post terremoto delle zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009.

Invece, a distanza di tanto tempo, il disegno di legge non e' stato neppure discusso dall'Assemblea consiliare".

Cosi' il consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico, commenta le dichiarazioni del sindaco Cialente, al quale questa mattina ha inviato una nota, esprimendo tutta la sua amarezza per l'incapacita' da parte della Regione di venire incontro, con una proposta facilmente sostenibile, a una delle tante necessita' del capoluogo aquilano.

"Ancora una volta - conclude Caramanico - le lungaggini e la mancata volonta' delle istituzioni regionali rappresentano un'occasione persa per aiutare una citta' cosi' profondamente ferita". 

QUESTA LA PROPOSTA DEL SINDACO MASSIMO CIALENTE

La legge prevede che le progettazioni di lavori pubblici comunali, a meno di casi particolari, vengano predisposte, almeno nelle fasi preliminari o definitive, nell'interno degli uffici , da parte di tecnici dipendenti.

Lo spirito è quello di abbattere i costi della realizzazione dell'opera. Il nostro regolamento prevede che il dipendente che assicura il progetto prende il 2% dell'importo dei lavori.
E' un meccanismo che funziona. 

Ma nel nostro caso, la mole di interventi da fare è tale, che sto riscontrando troppi ritardi. I dipendenti non arrivano a far tutto, poichè le progettazioni sono chiaramente un di più che si aggiunge alla normale attività tecnico-amministrativa.

Mi direte: perchè non affidi la progettazione fuori? Fai un bando e via. Certo, a volte, per progetti particolarmente cpmplessi lo facciamo, ma il timore che ho è che se dovessi ricorrere troppo spesso a tale formula, nettamente più costosa, tra qualche anno (quando la fase emergenziale si è magari risolta) potrebbe arrivare la Corte dei Conti ed accusarmi di danno erariale.

Questo è il quadro. Da un lato realizzare le opere in tempi brevi, dall'altro evitare guai con la giustizia contabile (vai a spiegare poi che si doveva sveltire la ricostruzione..).

Ci abbiamo pensato un pò su, ed abbiamo deciso di provare a fare una cosa.

Lanciamo un avviso pubblico, rivolto soprattutto ai più giovani tecnici, per conoscere chi di loro vuole entrare in una sorta di albo di progettisti disposti a lavorare per noi secondo il nostro regolamento al quale aggiungeremmo le spese pari al 30%.

Mi si era sollevato il problema che gli Ordini Professionali avrebbero potuto fare ricorso. Abbiamo consultato la nostra Avvocatura che ci ha dato l'ok.

Adesso mi si dice che forse non risponderà nessun tecnico, ritenendo la cifra troppo bassa. Io non credo. A parte che per un giovane lavorare per un ente pubblico fa punteggio, ma poi mi dicono, cosa certamente falsa e quindi assolutissimamente non vera, che presso numerosi studi di ingegneria ed architettura, o imprese, vi sarebbero dei giovani ingegneri, architetti, geometri, pagati in modo miserrimo, tra i 400 ed 800 euro al mese.
Francamente non lo credo, ed anzi mi aspetto che già stasera i miei amici presidenti degli ordini mi smentiranno, chiamando a testimoniare tutti i giovani impegnati in questo momento nella ricostruzione.

Credo comunque che giovani tecnici, vogliosi di lavorare, ci siano, e soprattutto che, avendo l'ambizione di avviarsi nella carriera, saprebbero lavorare al meglio e assicurandoci tempi brevissimi.

D'altra parte, quando comincia io, ricordo che facevamo le guardie mediche veramente a quattro soldi, e si correva a casa del malato anche solo per 37,1 di temperatura.
I giovani che hanno voglia di lavorare non si fanno scappare le occasioni per far conoscere il loro valore.

Oggi il mio dirigente Ing. Di Gregorio, un pò preoccupato da queste voci, mi ha detto che, visto che comunico attraverso fb, avrei potuto fare una piccola indagine.
Tra gli amici e gli amici degli amici, vi sono giovani che sarebbero interessati? Pensate che risponderanno?

A RISPONDERE PICCHE MARCO MORANTE, ARCHITETTO DI COLLETTIVO99

''Vi augurate che negli studi tecnici non vi siano giovani pagati a cifre miserrime da una parte e poi proponete di fare altrettanto, voi stessi, dall'altra parte? 

E al di là di questioni sindacali, la professione tecnica è una cosa seria, signor Sindaco, e buone progettazioni potrebbero permettere anche di risparmiare qualche soldo sui lavori ottimizzandoli, se ben congegnate, oltre a garantire una maggior qualità urbana delle opere (ma so già che questo ben poco interessa, purtoppo) se derivanti da selezioni meritocratiche e non clientelari (ed anche questo interessa poco, generalmente). 

Ma come pensate che possano essere ben congegnate se sottopagate?
Posso capire che lei possa concepire una bizzaria del genere, visto quello a cui ci sta abituando, ma non posso credere che l'ing. Fabrizi - attento com'è - si stia rendendo complice di un siffatto ragionamento!

Vi invito a ripensarci, sarebbe vergognoso, e semmai doveste trovare seguito sappiate che sarebbe forma di sfruttamento e svilimento della professione di architetto ed ingegnere.''

 

 


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