Giovanni Legnini eletto vice presidente CSM

Napolitano: "con obiettivita' e serenita' Csm autorevole "

30 Settembre 2014   11:22  

 Giovanni Legnini,  e' il nuovo vicepresidente del Csm. Lo ha eletto il plenum di Palazzo dei Marescialli, presieduto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

E' Giovanni Legnini, nato a Roccamontepiano (CH)  nel 1959, sposato con due figli,  e' stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria e all'Attuazione del programma di Governo nell'Esecutivo guidato da Enrico Letta e sottosegretario all'Economia nel Governo Renzi, incarico che ha rivestito fino a qualche giorno fa.

Eletto in quota Pd dalle Camere il 10 settembre scorso componente laico dell'organo di governo autonomo della magistratura, Legnini e' avvocato cassazionista, docente di ruolo in aspettativa di discipline giuridiche ed economiche.

Specializzato in diritto dell'impresa e della pubblica amministrazione, ha assunto incarichi di commissario liquidatore ed e' stato consigliere di amministrazione di societa'.

Il nuovo vicepresidente di Palazzo dei Marescialli e' stato in passato sindaco di Roccamontepiano, incarico che ha rivestito dal 1990 al 2002.

Come dirigente dei Democratici di Sinistra, ha fatto parte dei massimi organismi di direzione provinciale e regionale del partito ed e' componente dell'Assemblea nazionale del Pd.

Alle elezioni comunali a Chieti del 2005, e' stato capolista della lista Ds, ricoprendo la carica di presidente del Consiglio comunale dal 2005 al 2008.

Nel luglio 2004 e' stato eletto al Senato, dove ha fatto parte della Commissione Bilancio e della Commissione parlamentare consultiva per l'attuazione della riforma amministrativa. E' stato anche membro della Commissione speciale per l'infanzia e i minori.

Alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 e' stato rieletto al Senato per la lista Ds in Abruzzo: e' stato membro della Giunta delle elezioni e delle immunita' parlamentari, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, della Commissione contenziosa e del Comitato di revisione delle schede elettorali della Regione Toscana.

Dal 6 giugno 2006 e' stato vicepresidente della Commissione Bilancio e Programmazione Economica del Senato.

Rieletto al Senato alle politiche del 2008, e' stato membro della Quinta Commissione permanente (Bilancio), della Giunta delle elezioni e delle immunita' parlamentari, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e del Consiglio di garanzia.

Legnini e' stato relatore di maggioranza e di minoranza di numerose leggi, tra cui leggi finanziarie.

 

 Napolitano, con obiettivita' e serenita' Csm autorevole, continuera' mia scrupolosa attenzione 

 Ricorda che alla figura del vicepresidente del Csm e' stata affidata dai Costituenti una responsabilita' "nella ragionevole previsione che il Capo dello Stato non avrebbe potuto abitualmente presenziare e presiedere le sedute del plenum".

Giorgio Napolitano, appunto nella sua veste di presidente dell'organo di autogoverno dei magistrati, saluta il neo eletto vicepresidente Legnini e sottolinea che "cio' non diminuisce i miei doveri di Presidente ma l'ausilio che lei sapra' prestarmi al pari dei suoi predecessori sara' per me decisivo in un rapporto di continua, stretta, collaborazione e fiducia". 

 "Per parte mia - prosegue dunque Napolitano - assicuro che continuero' a seguire con scrupolosa attenzione l'attivita' del Consiglio, contribuendovi anche attraverso considerazioni critiche, quando cio' si renda necessario, per concorrere a un responsabile dibattito sull'amministrazione della giustizia".

"Sono persuaso che sotto la presidenza effettiva di Legnini il Consiglio sapra' affrontare con obiettivita' e concretezza anche le questioni piu' complesse che gli saranno via via sottoposte, cosi' da pervenire a soluzioni adeguate attraverso un confronto sereno, non viziato da contrapposizioni di sorta".

Giorgio Napolitano, nella seduta inaugurale del nuovo Csm, sottolinea che "e' questa la via migliore per accrescere la tempestivita' e autorevolezza delle decisioni, per rafforzare il profilo di garante dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura che spetta al Consiglio".


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