Giro di vite sulla spesa pubblica, anche le regioni controllate dalla Corte dei conti

In Abruzzo già

10 Ottobre 2012   07:10  

"La Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimita' sugli atti del Governo e delle regioni, e anche quello successivo sulla gestione del bilancio dello Stato e di quello regionale. Partecipa, nei casi e nelle forme stabilite dalla legge, al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. Riferisce direttamente alle Camere sul risultato del riscontro eseguito". E' quanto si legge nella bozza di riforma del Titolo V al vaglio del Consiglio dei Ministri.

 "Il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Sudtirol e la Valle d'Aosta/Valle'e d'Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale; in materia finanziaria l'autonomia si svolge nel rispetto dell'equilibrio dei bilanci e concorrendo con lo Stato e con gli altri enti territoriali ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea". E' quanto si legge nella bozza di riforma del Titolo V all'esame del Consiglio dei Ministri.

"La potesta' legislativa e' esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonche' dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Il legislatore statale adotta gli atti necessari ad assicurare la garanzia dei diritti costituzionali e la tutela dell'unita' giuridica od economica della Repubblica". E' quanto si legge nella bozza di riforma al Titolo V al vaglio del Consiglio dei Ministri. Una seconda formulazione, alternativa, prevede: "Le leggi dello Stato assicurano la garanzia dei diritti costituzionali e la tutela dell'unita' giuridica ed economica della Repubblica".


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