Giuliante su pericolosità Centro Storico L'Aquila

16 Novembre 2012   15:22  

Il centro è pericoloso? Cialente dice no!
Il centro è a rischio? Giuliante dice si!
Ormai da anni e in assoluto isolamento sostengo che “l’opzione romantica” della riapertura del centro storico dell’Aquila rasenta la “lucida follia”.
All’inizio ci si è “ripresi” Piazza Duomo, facendo passare a furor di popolo le autorità tra un’infinità di puntellamenti, quindi, ordinanza dopo ordinanza, segmenti altri della città si sono resi fruibili sempre al fine di non mandare dispersa “l’identità sociale di una popolazione che in pochi secondi si era vista portar via il cuore della propria città”.
Si è voluto scegliere di rifrequentare il centro storico, nonostante consistenti pericoli per l’incolumità, per salvaguardare l’identità sociale strettamente legata al nucleo storico della città. E che si tratti di “lucida follia” è evidenziato da una relazione che il Comune dell’Aquila licenzia in data 14/09/2012 ove emergono criticità crescenti nel tempo, che si aggiungono alle allarmanti osservazioni del Comando dei Vigili del Fuoco che esprime forti criticità sia di carattere generale che particolare (“le nevicate e/o le infiltrazioni ovvero circostanze sfavorevoli in ordine alla sommarietà dei calcoli progettuali originari ed all’assenza di collaudi delle opere di messa in sicurezza”)
Come ai più è noto, il Sindaco è autorità locale di protezione civile e a lui sono deputate le decisioni atte ad offrire “risposte documentate e non generiche, alla richiesta legittima di sicurezza dei luoghi frequentati dai nostri giovani” (lettera aperta Patrizia di Cristofaro in rappresentanza dei genitori e cittadini dell’Aquila).
Lo scrivente, anche raccogliendo l’invito del Capo Dipartimento di Protezione Civile, Franco Gabrielli, invita il Sindaco a “migliorare la pianificazione comunale e la conseguente attività di comunicazione alla popolazione”. In tal senso, ricordiamo al Sindaco che gli uffici regionali della Protezione Civile sono come sempre a disposizione per ogni aiuto richiesto.
Tutto ciò premesso, continuo a sostenere come sia stato e continui ad essere ardita la scelta di Cialente di rendere fuibile il centro storico. Nella zona rossa, che nel linguaggio della protezione civile identifica una zona interdetta all’accesso ad eccezione dei mezzi di soccorso, con riperimetrazioni successive che la riducevano e conseguenti ordinanze, Cialente ha riaperto il centro e rilasciato autorizzazioni ad attività commerciali ubicate in immobili ad agibilità parziale! In centro si sono concentrati molti locali che puntano sulla “movida” e in molte sere c’è una importante concentrazione di giovani che invadono il centro. Il comune dell’Aquila ha un piano di protezione civile del 2008 (pre-terremoto) parzialmente modificato nel 2011. Un piano redatto seguendo le indicazioni generali ma che, ad oggi, non prevede un “piano stralcio”, o se si vuole ad hoc per il centro, ri-frequentato soprattutto la notte da un numero importante di cittadini e studenti!
Nella scelta di Cialente sembra però prevalere l’opzione romantica del “riprendiamoci il Centro” di contro alle implicazioni connesse al rischio di questa scelta. Una scelta per quel che mi riguarda incondivisibile ma che, comunque, quando la si fa deve prevedere misure straordinarie e una comunicazione specifica. Ad oggi, nonostante gli allarmi esterni (VVFF) e interni (Uffici comunali della Ricostruzione) questi accorgimenti sembrano disattesi!
Gianfranco Giuliante


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