Giuseppe Rossi, "Non toccate il Parco del Sirente Velino!"

16 Dicembre 2013   14:06  

Si sta discutendo in questi giorni di una proposta al Consiglio Regionale dell’Abruzzo di riduzione del perimetro del Parco Naturale Regionale del Sirente Velino, di circa 4000 ettari.
Come è noto, il Parco Regionale, per le sue straordinarie caratteristiche territoriali, la sua ricchezza naturalistica, la sua ricchezza sociale e culturale fa parte, a pieno titolo, di quel Sistema abruzzese di aree naturali protette che, costituito da tre grandi parchi nazionali, da circa trenta riserve naturali e, appunto, dal parco regionale, rappresenta una delle più importanti aree naturali protette d’Europa e del mondo.
Proprio per questo la Regione Abruzzo è stata definita ed è ormai riconosciuta e conosciuta come la Regione dei parchi e la Regione verde d’Europa; ciò che comporta anche indiscutibili vantaggi di carattere economico a favore dei suoi abitanti, i quali possono accedere alle risorse comunitarie grazie al riconoscimento e alla realtà che la Regione stessa può rappresentare a livello di Unione Europea.
Ora, soltanto pensare a un ridimensionamento territoriale anche di una soltanto di queste eccezionali unità ecologiche, significherebbe compromettere gravemente innanzitutto questo prestigioso riconoscimento e significherebbe poi condizionare ancor più gravemente la tutela delle più preziose specie animali e vegetali italiane ed europee come l’orso bruno marsicano, il camoscio d’Abruzzo, il Lupo appenninico, l’Aquila reale e grandi foreste ricchissime di biodiversità. E significherebbe anche condizionare molto negativamente le residue prospettive di sviluppo socioeconomico delle comunità locali residenti che guardano ormai non più alle tradizionali proposte speculative di uno sviluppo disordinato e incoerente che tanti gravi danni ha causato in passato, ma a uno sviluppo compatibile e sostenibile, economico, sociale e culturale che le veda finalmente protagoniste attive del proprio presente e del proprio avvenire.
Per questo ritengo che i responsabili delle aree protette abruzzesi, che lavorano al perseguimento di alte finalità di conservazione della natura e di promozione umana, debbano esprimersi, anche e soprattutto in queste circostanze, in uno spirito di squadra e di leale condivisione che si va faticosamente costruendo tra le istituzioni.
Per quanto mi riguarda, ricordando le belle vicende, anche storiche, dei parchi d’Abruzzo, il loro eccezionale patrimonio naturale e culturale, e quel che essi rappresentano ai livelli regionale, nazionale, europeo e mondiale desidero esprimere la più decisa contrarietà per questa ipotesi di riduzione del perimetro del Parco regionale del Sirente Velino, che causerebbe incalcolabili danni alla Natura d’Abruzzo e alle prospettive di serio sviluppo delle comunità locali. Desidero altresì esprimere la più grande solidarietà al Presidente del Parco Regionale del Sirente Velino e l’auspicio che il Consiglio Regionale sappia doverosamente respingere questa improbabile proposta di taglio al Parco regionale.

 


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