Gli abruzzesi in Venezuela verso i 150 anni dell'unità d'Italia

Una festa che unisce gli italiani all'estero.

07 Marzo 2011   02:58  

Si sono riuniti a Maracay in Venezuela, tra gli altri, i vertici della collettività italiana, le associazioni sportive, i rappresentanti della camera di commercio italo-venezuelana con l’obiettivo di preparare,  un programma  per festeggiare, due importanti ricorrenze come ci dichiara il presidente della casa d’Italia di Maracay Mariano Palazzo.
“ Quest’anno si festeggiano  i 150 anni dell’unità d’Italia e i 200 anni dell’indipendenza della repubblica Bolivariana, che fu la prima nazione a riconoscere il Regno d’Italia. Questa duplice ricorrenza per noi nati qui in Venezuela è un momento importante e ci prepariamo a festeggiarlo, anche con l’aiuto della nostra ambasciata, in maniera adeguata.
Sono previste, rassegne di cinema italiano, concerti di musica classica, con il contributo dell’orchestra sinfonica venezuelana, creatura del maestro Abreu, conosciuta in tutto il mondo. Il festival di cultura e tradizioni “Tradizionando” e molte altre iniziative che stiamo progettando in questi giorni”
Ma perché questa ricorrenza è più sentita all’estero e quali le iniziative, per riscoprire questo amore della patria anche in Italia, lo abbiamo chiesto a Jessica Cupellino vice Console Italiano a Caracas.
“E’ necessario incominciare dalle scuole, i giovani vanno educati, qui in Venezuela, per esempio, già da piccoli apprendono l’inno nazionale a scuola si fa l’alza bandiera, sono tutte cose che contribuiscono a rafforzare l’amore per la propria terra”
I giovani italo-venezuelani riuniti per l’occasione in assemblea con la loro federazione FEGIV partecipano alla preparazione dei festeggiamenti, le motivazioni ce le illustra la Presidente Antonella Pinto.
“Vogliamo conservare le tradizioni della terra dei nostri padri, promuovere la cultura, la conoscenza di usi e costumi che ci sono stati trasmessi con tanto amore, anche se siamo nati in Venezuela, ci sentiamo a pieno titolo anche italiani.”
Ma allora questa italianità è più sentita all’estero o in Italia? In conclusione l’opinione di Salvatore Plugghino,uno degli artefici dell’unione di tutte le associazioni dei club italiani presenti in Venezuela in un’unica federazione.
“ Se questo sentimento di italianità è più sentito in Italia o all’estero non sono in grado di dirlo, sicuramente però, noi italiani residenti  lontano dal nostro paese lo viviamo in maniera diversa”

 


Gianfranco Di Giacomantonio  Maracay-Venezuela


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