Gole di San Venanzio: un canyon di sei km nel Parco Sirente Velino

28 Febbraio 2012   10:33  

Tra i monti Mentino e Urano, a ridosso del Parco Regionale del Sirente-Velino, a pochi chilometri dal Parco Nazionale della Maiella, il fiume Aterno ha scavato nel corso dei millenni sei chilometri di gole e un suggestivo ed impervio paesaggio incastonato tra due pareti di rocce calcaree dove fanno il nido il falco lanario, il pellegrino, il lodolaio e l’aquila reale.

A segnare il confine tra il paesaggio delle gole e quello della pianura agricola della conca Peligna, è poi l’eremo di San Venanzio, costruito tra le due sponde e meta di escursioni e pellegrinaggi, anche per la presenza di sorgenti sulfuree.

Di certo si può affermare, in base ad alcuni elementi architettonici e agli affreschi presenti nella sagrestia, che il primo impianto della chiesa risale al Quattrocento. Nel santuario e nei suoi dintorni si praticano numerose forme di litoterapia, ma è soprattutto all'interno dell'eremo che i fedeli si coricano sulla roccia che reca l'impronta Santo per curare i dolori artritici. Interessante anche l’antico acquedotto di Corfinio scavato per un tratto nella parete rocciosa.

La Riserva ha sede operativa e il suo punto di accoglienza nella vicina Raiano, paese famoso per la produzione di ciliegie. Il tessuto urbano conserva alcuni interessanti monumenti come la chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore, l'antica torre medievale e numerosi ed eleganti palazzi gentilizi. Ciò che più colpisce del centro storico di Raiano sono gli straordinari portali in pietra, con decorazioni ed ornamenti, che impreziosiscono sia i palazzi signorili sia le abitazioni più umili.

La Riserva oltre a tutelare questo angolo di Abruzzo ricco di storia e natura, garantisce una consapevole rispettosa fruizione turistica. La Riserva ha attivato un servizio di navetta per i visitatori, effettua visite ed escursioni guidate, organizza campi di volontariato internazionale con la collaborazione di Legambiente; insieme alle aree protette di Monte Genzana e delle Gole del Sagittario promuove annualmente le iniziative di “Vivere le riserve”.

Tra i sentieri segnaliamo quello che porta fino all’eremo di San Venanzio con una passeggiata di appena un chilometro, un altro alla chiesetta della Madonna de Contra. Un terzo percorso, quello dello Scerto, è attrezzato per disabili. Per l’avvistamento dei rapaci è stato attrezzato un sito su una delle pareti della gola, adatto anche a piccoli gruppi.

Si può poi visitare il Museo storico “Frantoio Fantasia, attivo fin dal 1844, uno straordinario documento di archeologia agricolo-industriale. Al suo interno uno splendido torchio pliniano, con al centro una trave di quercia lunga sei metri, localmente chiamato “pennereune”. Nella vasca di macinazione campeggia un’enorme ruota in pietra, detta mola del trappeto. Nel trappetus romano troviamo l’oliviera, dove venivano stoccate le olive trasportate dai contadini in sacchi d iuta. Il frantoio e teatro dell'iniziativa annuale ''L'olivo racconta: un percorso didattico e gastronomico che attraversa la cultura e l'economia legata alla coltivazione dell'olivo.

 

INFO

Sede della Riserva: Raiano, viale Tratturo 5

tel. 0864-726058 - E-mail: info@golesanvenanzio.it

 

Come arrivare: A25, uscita di Pratola Peligna - Sulmona, poi si prende verso ovest la diramazione della SS 5 fino a Raiano.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore