Grandi Rischi, oggi protesta dei cittadini, contro la sentenza d'appello

Nel tardo pomeriggio i cittadini del cratere sismico si ritroveranno per protestare contro l'ennesimo schiaffo morale ricevuto dopo la sentenza d'appello che ha portato   a sei assoluzioni e una parziale condanna, degli imputati della Commisione grandi rischi, accusati non di non aver predetto la scossa sismica, cosa sertamente impossibile prevedere, ma di aver sottovalutato il rischio e rassicurato la popolazione.

Le 309 vittime sono con questa sentenza sono state nuovamente uccise e i famigliari e tutti i cittadini oggi vogliono far sentire che non ci stanno, si pretende una giustizia.

 «Vogliamo che la città, nella sua interezza, esprima indignazione per quanto accaduto»,  «perché i 309 morti del 6 aprile 2009 appartengono alla comunità aquilana. Compresi i 54 studenti fuori sede che erano in città per costruire il loro futuro e quella maledetta notte hanno trovato la morte».

E' quello che dichiara Antonietta Centofanti, presidente del Comitato familiari vittime Casa dello studente, definendo la sentenza di appello «uno schiaffo sulla pelle degli aquilani: dalle quasi mille pagine di istruttoria, in cui viene ricostruito quanto accaduto nei giorni precedenti il terremoto, si evince chiaramente come la Commissione Grandi rischi abbia lanciato messaggi rassicuranti che hanno fatto sì che gli aquilani sottovalutassero quanto stava accadendo.

 «I nostri morti hanno bisogno di sepoltura, di verità e giustizia. Non è accettabile che quanto accaduto resti impunito, che chi rivestiva ruoli apicali non abbia avuto responsabilità. La sentenza di appello mi ha lasciata interdetta: mi aspettavo, forse, una rimodulazione della pena e delle responsabilità dei componenti della commissione, non la volontà di cancellare tutto con un colpo di spugna, commenta ancora la Centofanti.

«Ora sono curiosa di leggere le motivazioni della sentenza, per poi ricorrere in cassazione», dice Centofanti, « sperando in un esito diverso».

Intanto, oggi i cittadini si ritroverenno alle ore 18,30 nel Piazzale della Villa Comunale per manifestare  con l'orgoglio di chi è stato colpito da una immane tragedia, e con la certezza di poter al fine avere giustizia.