Spedito verso la sentenza il giudice Marco Billi che con un'udienza fiume ha chiuso oggi l'istruttoria dibattimentale del processo alla Commissione Grandi Rischi, organo consultivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella composizione che si riunì a L'Aquila il 31 marzo 2009, pochi giorni prima la scossa devastante del 6 aprile.
A sfilare davanti al giudice Marco Billi, ai Pm Fabio Picuti e Roberta D'Avolio i sette imputati, accusati di aver fornito analisi superficiali e false rassicurazioni agli aquilani.
Per gli imputati l'accusa è omicidio colposo, disastro colposo, lesioni personali colpose.
Il giudice al termine delle sette testimonianze ha stabilito una lunga pausa che comprende quella estiva e porterà a Settembre.
LE DATE
Lunedì 24 settembre sarà il giorno dell'attesissimo requisitoria dei Pm Fabio Picuti e Roberta D'Avolio che, è stato già annunciato, sarà lunghissima e se necessario si userà anche il 25 settembre, giorno dedicato alle parte civili che concluderanno il 1° ottobre.
Il 1° ottobre sarà il giorno in cui in aula comparirà l'avvocato Giulia Bongiorno e che parteciperà all'udienza, così come parlerà nello stesso giorno il rappresentante dell'avvocatura dello Stato.
Il 9 e 10 ottobre saranno i giorni delle arringhe dei difensori. Se sarà necessario sono calendarizzate altre quattro eventuali udienze nei giorni 16, 17, 22 e 23 ottobre.
Molto probabilmente però non serviranno.
La sentenza di I° grado è quindi attesa per il 23 ottobre. A un anno dall'inizio del processo, andato avanti spedito con il ritmo di un'udienza alla settimana. La prima è stata il 20 settembre del 2011.
IL GIUDICE ESCLUDE I CONFRONTI
"I profili di disaccordo riguardo circostanze determinanti sono stati chiariti dall'esito dell'istruttoria dibattimentale ed è già possibile formulare un giudizio sull'attendibilità dei testi". Con questa motivazione il giudice Marco Billi blocca la possibilità dei confronti tra Daniela Stati e Massimo Cialente e tra la stessa e Altero Leone.
Gli imputati sono comparsi nell'ordine: Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre eresponsabile del progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi, Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico di Protezione civile e Bernardo De Bernardinis (l’unico che fino a oggi è stato sempre presente in aula), già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile.
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di Barbara Bologna